Pirozzi: “Ho detto no a un seggio in Parlamento”

Ho constatato che i politici mancano di sensibilità, tagliano sempre più sulla pelle dei poveri. Quando parlavo di Amatrice non prestavano attenzione a ciò che dicevo, agli aiuti che chiedevo“. Così il candidato alla presidenza della Regione Lazio e sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, partecipando a un appuntamento elettorale a Valmontone, in provincia di Roma.

Fuori dal sistema

“Per sfruttare la mia immagine sia Renzi sia la Meloni – ha aggiunto – mi hanno offerto un posto in Parlamento per inglobarmi nel sistema. Ci dovevamo ritirare per far posto a un uomo che da 35 anni è lontano dal Lazio (Parisi,ndr)”. Poi Pirozzi ha attaccato parlando dei sondaggi per le regionali:”Si servono di sondaggi falsi che li danno al primo posto. Se volete un presidente che decide sui trasporti, sulla sanità, il lavoro, la sicurezza, i rifiuti come è stato fatto fino a oggi quello non sono io. Dal Lazio, dopo il 4 marzo, deve partire la vera rivoluzione civile: far tornare la gente normale a decidere le nostre sorti. Chi ora ci governa non è 'normale' perché non è mai entrato nella zona rossa della sofferenza“. Pirozzi in una diretta Facebook ha ribadito che “io i sondaggi li faccio in mezzo alla gente. Oggi devono ritornare a governare i Comuni le Regioni e la nazione persone normali”. 

Defezioni

Pirozzi deve fare, però, i conti con le recenti defezioni che rischiano di indebolire la sua lista civica. La più clamorosa è stata quella di Gianni Alemanno, passato con Parisi dopo aver giurato fedeltà al sindaco di Amatrice. “Il Movimento nazionale per la sovranità – ha spiegato l'ex primo cittadino di Roma – alle politiche appoggia la Lega, ottenendo l'inserimento di candidati nelle loro liste. Non possono esserci atteggiamenti diversi alle regionali”. Al vetriolo il commento di Francesco Storace, che continua a sostenere Pirozzi: “Mi è toccato leggere la sterminata, incredibile, infantile nota di Alemanno. In effetti lo sanno tutti che non tradisce mai…”.