Per Raggi il mese della verità

Inizia un mese decisivo per la giunta guidata da Virginia Raggi, imputata per falso nel processo sulla nomina a capo dell'Ufficio per il turismo di Renato Marra, fratello di Raffaele, ex capo del personale del Campidoglio, considerato un fedelissimo della sindaca. 

Il processo

Il giudizio ha preso le mosse dalla dichiarazione, inviata all'Anticorruzione capitolina, nella quale la prima cittadina sosteneva che Raffaele non avesse avuto alcuna voce in capitolo sulla scelta di Renato. Ma che l'ex capo del personale, poi arrestato, si fosse limitato a eseguire “le determinazioni” della sindaca. Parole che, secondo la Procura, sarebbero poi state smentite da una conversazione via chat. Da lì l'indagine e il rinvio a giudizio, arrivato senza udienza preliminare, visto che il giudice ha accolto la richiesta di giudizio immediato avanzato dai difensori della sindaca. 

Tutto in un mese

Venerdì 5 ottobre davanti alla sezione monocratica presieduta da Roberto Ranazzi saranno ascoltati l'assessore capitolino allo Sport, Daniele Frongia, il dirigente del Campidoglio, Gianluca Viggiano, e probabilmente il vicesindaco, Luca Bergamo, il 19, sarà la volta di Maurizia Quattrone, capo della sezione Anticorruzione della Squadra Mobile della polizia e ultimo testimone dell'accusa rappresentata dal pm Francesco Dall'Olio, quindi il 23 testimonierà Raggi e per l'udienza del 25 i difensori della sindaca hanno comunicato al giudice Ranazzi di volere convocare Raffaele Marra. Questi può rifiutarsi di testimoniare, in quanto imputato in un procedimento connesso per abuso d'ufficio. Novembre, invece, sarà il mese delle decisioni. Il presidente Ranazzi ha confermato nell'udienza odierna che il 9 ci sarà la discussione con le richieste di pm e difesa, mentre il giorno successivo, sabato 10, salvo “incidenti di percorso”, sarà letto il dispositivo della sentenza.