Lotta ai “portoghesi”: primi risultati

Porta i primi frutti il giro di vite sui “portoghesi” dei trasporti pubblici inferto dal Campidoglio che prevede, oltre ai controllori Atac, l'impiego di agenti della municipale. Una scelta obbligata che serve a tutelare il personale dell'azienda da eventuali aggressioni durante le attività di controllo. 

Controlli

“Più controlli e più multe per chi non paga il biglietto: dopo i numerosi episodi di violenze e molestie ai danni di autisti, controllori e passeggeri, sono arrivati i primi risultati dell'azione di contrasto svolta dal corpo di Polizia Locale di Roma Capitale – ha scritto su Facebook la sindaca, Virginia Raggi – un presidio di sicurezza nei capolinea più problematici della città, dove gli agenti aiutano il personale di Atac nell'attivita' di controllo dei titoli di viaggio”.

Le multe

Secondo i dati forniti dalla prima cittadina nel solo mese di dicembre 2018 “nella centrale stazione Termini sono stati controllati 965 passeggeri e 42 vetture, per un totale di 91 sanzioni elevate. Ad Anagnina, nella periferia Est di Roma, invece, sono stati 700 i passeggeri e 45 le vetture ispezionate, per un totale di 79 sanzioni. Le verifiche svolte al piazzale del Verano – snodo centrale a metà tra le stazioni Termini e Tiburtina – hanno interessato 461 persone e 43 vetture, arrivando a 82 multe. A Laurentina, nella parte Sud della città, infine, sono state controllate 370 persone e 34 vetture: 52 le multe erogate. In conclusione, gli agenti sono riusciti a verificare 2.496 biglietti e 164 autobus, multando 304 persone”. Il trasporto pubblico, ha spiegato la sindaca, “è un bene prezioso e, in quanto tale, va rispettato. La sicurezza dei romani e la regolarità del servizio sono la nostra priorità”.