L'estrema periferia si avvicina al centro

Da ieri Roma è una città più moderna e comoda. Con l'inaugurazione della Metro C alla presenza del sindaco, Virginia Raggi, i treni della metropolitana collegano Montecompatri, paese dei Castelli Romani, a San Giovanni e da qui al resto della rete metropolitana della Capitale. La Metro C arriva ora a 22 stazioni, alla sua completezza, dopo che a novembre 2014 era partita la prima parte della tratta che da San Giovanni conduce all'Alessandrino e viceversa. I lavori erano partiti nel 2007 e proseguono per portare la linea, dopo San Giovanni, anche alle fermate Amba Aradam e Fori Imperiali.

Raggi: “E ora fino a Farnesina”

Nel corso dell'inaugurazione, la Raggi ha detto: “E' una giornata storica per Roma e per Italia: finalmente dopo anni viene aperta la stazione di San Giovanni della metro C. E' un momento che tantissimi cittadini stavano aspettando. Portiamo a compimento parte di una grande opera infrastrutturale nella cornice magnifica di una stazione museo. Roma, vetrina di Italia, comincia a correre verso il futuro e anche l'Italia deve esserne orgogliosa”. Il primo cittadino di Roma ha sottolineato che l'intenzione è di portare la linea fino ai pressi del Ministero degli Esteri e dello Stadio Olimpico: “Ora il lavoro continua e vorremmo arrivare fino a Farnesina”.

La polemica

Oltre a quella del Codacons, che ricorda come i ritardi dei lavori abbiano fatto lievitare i costi dell'opera, non manca la polemica politica. Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio, ha commentato: “Penso sia una giornata positiva, bella e importante per la città di Roma, penso si sia raggiunto un risultato così, anche con un po' di ritardo, grazie anche al lavoro di una squadra larga, alla lungimiranza del sindaco Veltroni che aprì cantieri nel 2007, ai sindaci Alemanno e Marino che ci hanno lavorato, all'investimento di oltre 250 milioni di euro della Regione Lazio, alla presenza, perseveranza e scelta politica del ministro Delrio. Quindi è il lavoro di squadra che porta a questo risultato, anche grazie, ovviamente, all'amministrazione comunale”. Smeriglio rileva che “certamente c'è un po' di amarezza, perchè un risultato di squadra si festeggia in squadra. E poi noi il biglietto lo abbiamo pagato: è costato 250 milioni di euro, forse ci meritavamo di salire a bordo”. Il vicepresidente della Regione Lazio ritiene sarebbe stato opportuno invitare in modo diretto il presidente Nicola Zingaretti e il ministro Graziano Delrio.