L'anatra di Zingaretti non è più zoppa

E' andata in scena una movimentata ultima seduta del Consiglio regionale del Lazio. Nell'aula della Pisana sembra essersi allargata la maggioranza di Nicola Zingaretti che dovrebbe poter contare d'ora in poi su 27 voti. Merito dei consiglieri del gruppo Misto Enrico Cavallari (eletto con la Lega) e Giuseppe Cangemi (eletto con Forza Italia). Questi ultimi, infatti, sono stati eletti rispettivamente presidente del Comitato per il monitoraggio dell'attuazione delle leggi e vice presidenre del Consiglio regionale al posto di Adriano Palozzi, agli arresti domiciliari dopo il coinvolgimento nella vicenda dello stadio dell'As Roma.

“L'anatra zoppa”

Alle elezioni regionali andate in scena quest'anno, Nicola Zingaretti era riuscito a battere di misura il candidato di centrodestra Stefano Parisi ma senza ottenere una maggioranza solida di consiglieri alla Pisana. Senza il voto del presidente, il centrosinistra poteva contare soltanto su 24 voti mentre le opposizioni, in origine, ne avevano 26. Ora la situazione si è ribaltata con il passaggio di Cangemi e Cavallari che, eletti ai nuovi incarichi con i voti della maggioranza, sembrano non fare più parte dell'opposizione. Zingaretti può ora contare su una maggioranza più stabile in Consiglio che fa parlare di fine dell'”anatra zoppa”, definizione giornalistica utilizzata per descrivere la situazione in aula prima di oggi.

“Il patto d'aula”

Di “patto d'aula” aveva parlato il capo gruppo del Pd alla Pisana Mauro Buschini, una condivisione su determinati punti del programma che sarebbe servita a Zingaretti per non vedere la legislatura finire prima della sua durata naturale. Un “patto d'aula” che sembra essersi concretizzato. Pino Cangemi, nuovo vicepresidente del Consiglio regionale, è stato eletto con Forza Italia dopo un passato come assessore regionale agli Enti locali e Sicurezza della Regione Lazio durante la giunta Polverini. Enrico Cavallari, invece, eletto dalla Lega da cui poi è stato espulso, è stato assessore al personale al Comune di Roma durante il mandato di Gianni Alemanno. Due esponenti, quindi, che da sempre militano nella destra romana. All'epoca della sua cacciata dalla Lega, Cavallari aveva sostenuto di essere stato espulso perchè “il partito nel Lazio sta trattando con il Pd”. Ora invece, con i voti necessari del Pd, è stato eletto presidente del Comitato per il monitoraggio dell'attuazione delle leggi e sembra destinato ad allargare la maggioranza di Zingaretti in aula. La scelta è stata duramente contestata dall'opposizione di centrodestra in aula con l'esibizione di cartelli che chiedevano la fine della legislatura corrente. Daniele Giannini, consigliere della Lega, scrive in un post su Facebook: “Zingaretti imbarca due consiglieri eletti nelle file del centrodestra e perde quindi credibilità, dimostrando un bassissimo profilo etico ed una spregiudicatezza degna della peggiore scuola PD.”