Ipotesi parcheggio in attesa della riqualificazione

Da stadio a parcheggio, in un destino del tutto simile a quello toccato, per anni, allo storico Campo Testaccio. Parte del progetto di rinascita dello Stadio Flaminio, infatti, oggi come oggi potrebbe passare per un periodo di destinazione non per ospitare partite di calcio o di rugby ma per offrirsi come luogo di sosta per pullman turistici. Un'idea provvisoria, ovviamente, pensata dal Comune per riportare linfa vitale all'impianto sportivo e proposta nel corso della Commissione capitolina convocata proprio allo scopo di discutere il futuro dell'ex casa dell'Italrugby: l'obiettivo dell'assessore allo Sport Frongia e del resto della giunta, infatti, è quello di adibire momentaneamente l'anello attorno al Flaminio come area di sosta al fine di ristabilizzare almeno in parte la struttura in vista dei futuri progetti finanziati dalla Getty foundation per la riqualificazione definitiva.

Frongia: “Avviso pubblico entro il 2018”

Sull'argomento, a distanza di qualche ora e dopo le numerose perplessità emerse, è tornato lo stesso Frongia, il quale ha spiegato che, assieme al resto dell'amministrazone e in accordo con l'associazione 'Pier Luigi Nervi' e il Dipartimento di Ingegneria della Sapienza, di aver “definito un percorso per la riqualificazione dello Stadio Flaminio, dopo aver partecipato e vinto il bando di 150mila euro della GettyFoundation… Entro l'inizio del 2018 verrà pubblicato un avviso pubblico per il recepimento di progetti per la sua completa riqualificazione, e nel frattempo faremo degli interventi mirati contro il degrado che degli ultimi anni”. E, a proposito dell'ipotesi parcheggio, l'assessore ha precisato che “su proposta del Municipio II (precisamente del gruppo di Polizia Locale), stiamo valutando, con l'Assessorato Città in Movimento e Roma Servizi per la Mobilità, l'ipotesi di utilizzare temporaneamente parte dell'anello esistente intorno al Flaminio come parcheggio per bus turistici. Il resto uscito oggi su alcuni giornali è pura invenzione e distorsione pre-elettorale”.

Uso sportivo o culturale

Nel frattempo, ha annunciato l'assessore, “ripareremo le cancellate divelte trasferendo soldi al Municipio II e opereremo una bonifica dell'area”. Sui progetti futuri per lo stadio (a oggi abbandonato all'erba alta e al degrado dirompente), però, si rimane nel campo delle ipotesi: “Ci sono proposte che vanno in direzione di un'area prevalentemente sportiva – aveva detto Frongia al termine della Commissione -, senza dimenticarci della vicinanza con l'Auditorium. Ci sono progetti con il Coni, con i privati, c'è l'ipotesi di utilizzare gli oneri di Guido Reni e c'è una ipotesi di finanziamento per il Flaminio anche nel tavolo Calenda-Raggi”. Che si dia priorità alla strada sportiva piuttosto che a quella culturale, l'augurio è che, quantomeno, qualcosa inizi a muoversi.