Incubo meningite in una scuola della Capitale: morta un’insegnante

L’incubo meningite arriva anche a Roma. Un’insegnante della scuola “Cesare Battisti” della Garbatella è, infatti, morta al Policlinico Gemelli il 26 dicembre. Ne da notizia la Asl RmC in una mail inviata ai genitori dalla scuola. Decine gli alunni sottoposti a profilassi antibiotica. Fino allo scorso giovedì, ultimo giorno di lezione prima delle vacanze natalizie, la donna era regolarmente in aula nella sua scuola. Ricoverata il giorno di Natale al San Giovanni, la maestra era stata trasferita al Gemelli il giorno successivo ma per lei non c’è stato nulla da fare.

La Asl, attraverso la scuola, ha inviato e-mail ai genitori degli alunni della maestra morta raccomandando, previo consulto con il medico curante o con il pediatra, l’assunzione di uno specifico antibiotico a quanti avessero avuto contatti stretti e in un luogo chiuso per più ore al giorno con la docente.

L’unica buona notizia è che si tratterebbe di una forma non “trasmissibile da uomo a uomo”. La Regione Lazio, in una nota, ha infatti spiegato che in base agli “studi effettuati gli esami presso la struttura ospedaliera universitaria del Gemelli, non si tratta di meningite meningococcica, ma di una forma dovuta al batterio escherichia coli senza rischio di trasmissione diretta da persona a persona”. Ulteriori dettagli sul tipo di patologia saranno forniti dopo l’esecuzione dell’autopsia.

La donna, 52 anni, insegnava matematica da circa 30 anni ed era molto conosciuta nel quartiere. Il tam tam sulle chat di classe, tra sgomento per la morte dell’insegnante e la paura per un possibile contagio, si è scatenato nella serata di oggi. La Cesare Battisti, immortalata anche nella serie Tv “I Cesaroni“, fa parte del plesso scolastico “Istituto Piazza Sauli” e conta circa 450 alunni.

Una volta appresa la notizia la dirigente scolastica Marina Campitelli si è subito attivata per avvertire le famiglie. “Il lavoro svolto è stato incessante” ha raccontato.”La comunicazione del decesso ci è arrivata dalla Asl e da quel momento abbiamo contattato telefonicamente le famiglie dei 20 bambini interessati comunicando loro quale era tipo di profilassi consigliata”. “La maestra – ha aggiunto – ha prestato servizio i giorni 20, 21 e 22 dicembre soltanto nelle sue classi e non ha svolto supplenze altrove. E’ stata consigliata la terapia farmacologica di copertura anche ai genitori che avevano partecipato a una tombolata in classe e al personale che aveva lavorato più a stretto contatto con la sfortunata maestra”.