Grillini attendisti sul caso Muraro: prima le carte poi una decisione

Il caso Muraro continua a tenere banco in Campidoglio, nonostante le rassicurazioni di Virginia Raggi che ha messo l’assessora all’Ambiente nella lista degli “intoccabili”. Il Movimento 5 Stelle da una parte continua a sostenere l’ex consulente Ama, indagata per abuso d’ufficio insieme all’ex Ad della municipalizzata dei rifiuti Franco Panzironi, dall’altra cerca una exit strategy da mettere in campo se la posizione di Muraro dovesse aggravarsi.

“Non è mai mancata la fiducia nella Giunta – ha detto il capogruppo pentastellato a palazzo Senatorio, Paolo Ferrara – sull’assessore Muraro ci siamo già pronunciati e vale quello che abbiamo detto all’inizio”. Occorre cioè “capire cosa sia successo”.  Tradotto: una decisione verrà presa solo se le carte dovessero rendere indifendibile l’assessora.

Qualche imbarazzo, dopo l’accelerazione nelle indagini a carico dell’assessore ed ex consulente Ama, trapela, quini, nell’amministrazione capitolina. Ma, nelle dichiarazioni, Muraro incassa attestati di sostegno: “E’ indagata, giusto? Ancora non è stata condannata…Non è cambiato niente”, taglia corto il presidente della commissione sport, il pentastellato Angelo Diario. La sensazione è che, tra chi vorrebbe dimissionare subito l’assessore e chi parteggia per la resistenza’ (sul profilo Fb della Muraro in tanti la spronano ad andare avanti) a prevalere sia la linea attendista del “prima leggiamo le carte e poi decidiamo”.