Ex fabbrica di penicillina: al via lo sgombero

Al via lo sgombero dell'ex fabbrica di penicillina sulla via Tiburtina, nel quartiere di San Basilio. Parte della strada consolare è stata chiusa al traffico, con pesanti ripercussioni sulla circolazione automobilistica. 

Le operazioni

Nello stabile, occupato e giudicato pericolante, vivono centinaia di persone, in particolare migranti.  Le operazioni sono partite questa mattina verso le 7.30 con uno spiegamento imponente di uomini e mezzi delle forze dell'ordine. Circa 40 persone sono state accompagnate negli uffici della questura a via Patini per le pratiche di identificazione. Questa notte diversi abitanti dello stabile hanno dormito in strada con il trolley o un bagaglio di fortuna attendendo lo sgombero.

Tensioni

Tensioni nel momento in cui sul posto si è presentato il segretario romano del Pd, Andrea Casu. Alcuni militanti di Potere al Popolo, che facevano parte del presidio costituito dai migranti, si sono avvicinati accusando l'esponente dem di aver “governato per anni e prodotto questa situazione”, invitandolo ad andare via. Dalla situazione è nato un parapiglia e due persone hanno chiesto a Casu di allontanarsi per placare gli animi. “Siamo venuti qui per vigilare che questo sgombero si svolga nel pieno rispetto dei diritti umani, senza bandiere o fare propaganda, per cercare di capire cosa possa fare il Campidoglio per accogliere gli sgomberati – ha detto Casu -. Alcuni militanti, credo di Potere al Popolo, visto che ci sono le loro bandiere, sono venuti attorno a noi rinfacciandoci le supposte responsabilità politiche del Pd sui migranti, questa si chiama provocazione e fa male a questa città. Comunque nessuno ci può mandare via, siamo qui per monitorare che tutto si svolga nel pieno rispetto dei diritti”. 

Ministro contestato

In loco è arrivato anche il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Alcuni residenti del quartiere lo hanno, però, contestato. “Dov'eri prima? – hanno chiesto – che fai, l'amianto ce lo lasci dentro?”. “Questo posto è così da 30 anni – ha spiegato – perché nessuno è mai venuto a controllare? Qui c'è l'amianto in polvere che respiriamo da 30 anni. E' uno sgombero farsa. Chi pagherà i veleni che respiriamo?”.  

Presidio

La presidente del VI Municipio, Roberta Della Casa, presente alle operazioni, ha spiegato che “nei prossimi giorni l'edificio sarà presidiato, qualora la proprietà non darà seguito all'ordinanza se ne farà carico questa amministrazione. Con verifiche e eventuale abbattimento. Per evitare che il fenomeno si presenti senza tralasciare i diritti umani”. Dopo 27 anni, ha aggiunto, “questa amministrazione si è fatta carico del problema, sono 2 anni e mezzo che ci lavoriamo. C'è stata la presa in carico delle fragilità con circa 35 persone assistite dal Campidoglio e tra loro due nuclei familiari. Si è proceduto alla rimozione dei rifiuti e poi è stata ripristinata la recinzione”.