Europei di nuoto 2022: Roma ci prova

Sfumate le Olimpiadi e dato l'assenso affinché all'Eur si lasciassero correre i bolidi della Formula E, la storia sportiva di Roma prova ad aprire un nuovo capitolo: la Capitale punta agli Europei, quelli di nuoto, con l'obiettivo di portare la rassegna al Foro Italico per l'edizione 2022. Un obiettivo non da poco, considerando che, a conti fatti, l'ultimo grande evento sportivo ospitato dall'Urbe (per non risalire a Italia '90) è legato proprio alla disciplina natatoria. E non è un precedente qualsiasi, visto che si tratta dei Mondiali del 2009, quelli dei supercostumi e dei record a valanga, ma anche quelli della Città dello Sport di Tor Vergata, iniziata e mai finita (iter fermo da anni, con dubbi persistenti sul destino della cosiddetta Vela di Calatrava), con riorganizzazione a tempo di record al complesso sportivo dell'Olimpico. Con risultati tutto sommato soddisfacenti. Da allora, fatta eccezione per i regolari Internazionali di tennis, più singoli eventi (ovviamente restando sul piano dell'internazionalità) che vere e proprie manifestazioni sportive: due Gp di Formula E, la finale di Champions (sempre nel 2009) e, il prossimo anno, alcuni match di Euro 2020 (tra cui la partita d'esordio). Un “no” sofferto, però, alla sfida dei Giochi Olimpici, con conseguente strascico polemico fra chi vi ha visto un'occasione sfumata e chi una saggia decisione in virtù di problemi più urgenti.

L'occasione

Il punto focale, è che un evento sportivo importante rappresenta un po' tutte e due le parti: un onere gravoso (con spese non indifferenti) ma anche un'occasione per rivalutare impianti, infrastrutture, creare posti di lavoro. Il dubbio è sempre lì e, considerando inevitabile un'ambivalenza di punti di vista, stando anche ai precedenti della Città dello Sport, la scelta è stata di lasciar stare con le Olimpiadi (lontane dalla Capitale dal 1960), dando precedenza ad altro. Un po' come ha fatto la Torino della sindaca Appendino che, dopo essersi sfilata dalle Olimpiadi invernali 2024 finite a Milano-Cortina (nonostante un bel precedente come quello del 2006), si è aggiudicata (come Roma peraltro) un grande e regolare evento di tennis (le Atp Finals, che avranno luogo nel capoluogo piemontese a partire dal 2021). Ora però, Roma ci riprova perché “riconosce l'importanza dell'evento denominato 'Grande Europea Aquatics Aquatics Championships 2022', Campionati europei di nuoto” e, per questo, “manifesta l'interesse di Roma Capitale a presentare la sua candidatura a ospitare l'evento”, demandando il ruolo di referente istituzionale per le federazioni sportive interessate è demandato all'assessore allo sport e grandi eventi Daniele Frongia. Entusiasmo da parte della sindaca di Roma, Virginia Raggi: “La Capitale d'Italia vuole confermarsi protagonista delle rassegne sportive internazionali. Siamo pronti alla sfida per realizzare un evento sostenibile e che avvicini i cittadini allo sport”. E si precisa subito: “Allo stato non sono previste spese per il potenziamento e la ristrutturazione di impianti natatori esistenti, che potranno nel caso trovare capienza negli specifici programmi previsti anche dal governo in ambito di impiantistica sportiva”.

Possibile test

Ora, se quello che partirà sarà solo l'iter per presentare la candidatura, resta il fatto che la Roma dell'amministrazione pentastellata proverà a confrontarsi per la prima volta con una rassegna su larga scala, in un contesto comunque preparato come sarebbe quello del Foro Italico che, nemmeno un mese fa, ha ospitato come ogni anno il Trofeo Settecolli. Una sfida perché, senza dubbio, gli Europei di nuoto richiameranno nella Capitale un gran numero di spettatori, oltre che di team, rendendo necessario un forte impegno da parte delle amministrazioni. Magari anche un banco di provo per capire se, davvero, l'Urbe sia pronta al top degli eventi internazionali.