E-Prix spettacolo all'Eur: Evans conquista Roma

Un paio di cose ci ha insegnato il Gp romano del Mondiale di Formula E: da una parte che la strada per rivaleggiare con la Formula 1 è giusta ma ancora in salita, dall'altra che queste monoposto sono roba per piloti veri, capaci di portare un bolide da 290 all'ora in condizioni del tutto diverse dalla classe regina delle corse automobilistiche, per certi versi anche più difficili. Lavorando bene sui vari aspetti tecnici che ancora vanno necessariamente limati, per il Campionato ABB Fia Formula E, così come per le altre competizioni su elettrico, l'interesse di pubblico non potrà che crescere. Anzi l'E-Prix di Roma, arrivato all'edizione numero due, è già quasi una classica, visto che lo scenario dell'Eur, al di là dei fisiologici disagi per la chiusura di alcune strade, tutto sommato ben si presta a un Gp di monoposto elettriche. Ma, tralasciando i dettagli tecnici, quel che conta è sempre la sostanza che, in questo caso, si traduce coi punti accumulati dai piloti in pista: il numero più alto se lo porta a casa Mitch Evans su Jaguar, primo alla bandiera a scacchi al termine di un duello d'alta scuola con il tedesco André Lotterer, beffato dall'attack mode del neozelandese arrivato in piena curva a metà gara. Tutto bello perché, su sette gare, Evans è il settimo vincitore diverso e perché sulle strade dell'Eur i leader del Mondiale (ora guidato da D'Ambrosio) hanno ceduto il passo a chi, semplicemente, oggi ne aveva più di tutti.

Un'ora di stop

La cornice dei palazzoni del quartiere romano, gli spalti a bordopista, la partenza sotto l'obelisco, il meteo clemente: gli ingredienti per una bella prova c'erano tutti, gli stessi dello scorso anno, con il vantaggio che, oggi, le prestazioni di piloti e monoposto sono sensibilmente migliorate rispetto a dodici mesi fa, con sempre più drivers scesi (ma solo figurativamente) dalla F1 per calarsi nella sfida delle frecce elettriche. E anche gli addetti ai lavori iniziano ad accorgersi che la FE merita un'attenzione particolare, in un momento storico in cui persino il campione del mondo Lewis Hamilton ha speso parole di lode per la crescita del settore e un quasi iridato come Felipe Massa addirittura ha deciso di correrci. A confermare che, pur migliorando, nessuno è perfetto, ci pensa il patatrac dei primissimi giri, con la Dragon di José Maria Lopez che va in testacoda provocando il maxi-tamponamento che fa spuntare fuori le bandiere rosse e mette temporaneamente fine alla gara per un tempo che, da pochi minuti, diventa quasi un'ora.

Festa Jaguar

Si fa desiderare il Geox E-Prix di Roma ma, dopo la partenza, macchine e piloti si fanno ampiamente perdonare: a partire meglio di tutti è la DS Techeetah di Lotterer, che accumula margine sugli inseguitori non riuscendo però a scrollarsi di dosso Evans. Subito in difficoltà i big Da Costa (leader del Mondiale) Vergne, D'Ambrosio e Massa, con i soli Vandoorne e Buemi a tenere il passo dell'accoppiata di testa. Non che reggano molto, visto che la DS e la Jaguar si staccano ben presto dal gruppone e iniziano a fare gara a sé, facendo quasi dimenticare che, dietro di loro, ci sono altri 20 piloti a darsi battaglia per rosicchiare qualche punto. Alla fine, a restare più deluso è forse il pubblico di casa, dal momento che le due Venturi di Mortara e Massa vanno fuori una dopo l'altra, lasciando a bocca asciutta il team e quanti (la maggior parte, soprattutto per l'ex Ferrari) erano venuti a fare il tifo per loro. La battaglia tra Lotterer ed Evans, però, non fa rimpiangere di aver sfidato la pioggia: il capolavoro del neozelandese si materializza a una quindicina di minuti dal termine della gara, quando attacca il tedesco in piena curva andando a prendersi la prima posizione sfruttando un asse di qualche millimetro fra le due vetture. Un sorpasso da paura e con un tasso di difficoltà elevatissimo, che non danneggia peraltro nessuna delle due vetture: un mix di abilità e resistenza che di fatto decide la gara, con Lotterer che tiene il passo ma fallisce l'attacco per riprendersi la prima piazza. Sul gradino più alto del podio, premiato dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, festeggia Evans e tutto il team neozelandese. In lizza per il titolo mondiale, in una classifica che racchiude i top 5 in una manciata di punti, c'è anche lui. Per l'E-Prix, invece, è un arrivederci Roma.