Corteo anti Bolkestein davanti Palazzo Madama: bloccato Corso Risorgimento

Un imponente corteo di protesta contro la direttiva Bolkestein ha interessato, nel pomeriggio del 14 febbraio, la zona adiacente alla sede del Senato, occupando quasi interamente Corso Risorgimento e paralizzando il traffico nell’area circostante. Nel frattempo, all’interno di Palazzo Madama, iniziava la riunione per votare la conversione in legge del decreto di legge “Milleproroghe” (il quale posticiperebbe di due anni le previste scadenze di assegnazione delle aree pubbliche). Un nutrito numero di persone (almeno 300, secondo quanto riferito) ha partecipato alla nuova manifestazione di dissenso dei lavoratori ambulanti, i quali vedono nella Direttiva una sorta di condanna alle piccole e micro attività commerciali: “Siamo qui a manifestare – hanno spiegato dal sindacato Fivag Cisl – perché abbiamo saputo che la prima Commissione Affari costituzionali del Senato è riunita per approvare un emendamento che fa partire da subito i Bandi di concorso della Bolkestein. E il termine governativo del 31 dicembre 2018 non è più di proroga alle concessioni, ma termine ultimo per rinnovare ai nuovi concessionari vincitori di concorso”.

“Aziende commerciali azzerate”

Già nei mesi scorsi, si erano verificati diversi episodi simili contro l’attuazione della Bolkestein (nome che deriva dal suo ideatore e curatore, l’ex commissario europeo per il mercato interno Frits Bolkestein), peraltro già adottata da altri Paesi dell’Unione europea: “Nessun diritto acquisito, nessun rispetto per gli avviamenti commerciali, aziende commerciali azzerate. E’ un esproprio di Stato ai piccoli e micro commercianti – hanno sottolineato ancora i rappresentanti dei commercianti -. Si profila una battaglia per il lavoro contro le multinazionali e la grande distribuzione che vogliono far uscire dal mercato ogni possibile forma di concorrenza”. A infiammare gli animi delle piccole imprese ambulanti, è l’implicita possibilità della direttiva di ridisegnare l’assetto del commercio sul suolo pubblico, non implicando la concessioni di postazioni alternative a eventuali banchi ambulanti revocati, pur nei limiti previsti dalle norme insite nella Direttiva, le quali prevedono criteri di riassegnazione che devono tener conto di aspetti quali l’anzianità di servizio.

I manifestanti, partiti da Piazza del Parlamento alla volta di Palazzo Madama, sono stati scortati da un cordone delle Forze dell’ordine: alquanto compromessa la circolazione nelle aree interessate dal corteo, partecipato a suon di trombe e fischietti.