Colle Fiortito come Scampia

Alle prime ore dell'alba, a Colle Fiorito, i Militari della Compagnia Carabinieri di Tivoli avrebbero dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, che avrebbe disposto l’arresto di 13 persone (8 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

L'indagine

L’indagine convenzionalmente denominata “Torre 18”, posta in essere dai Carabinieri, avrebbe consentito di ricostruire l’operatività di un’organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di droga che avrebbe costituito, principalmente all’interno delle case popolari di via Rosata n.18, nel quartiere Colle Fiorito di Guidonia Montecelio, una vera e propria “piazza di spaccio”, che sarebbe riuscita nel tempo ad affermarsi come uno dei più grandi supermarket della cocaina dell’area tiburtina.

La tracotanza del sodalizio, operante in strada, di fronte all’istituto comprensivo “Montelucci”, sarebbe giunta al punto tale da vantare un vero e proprio controllo militare del territorio, che sarebbe stato più volte segnalato ai Carabinieri, dai genitori che accompagnavano i figli minori a scuola.

Gli elementi investigativi acquisiti a partire dal 2017, quando è scattata l'indagine, avrebbero dimostrato tra l'altro come l’organizzazione, oltre ad elargire uno stipendio settimanale agli affiliati, che lavoravano su più turni per garantire lo spaccio per 14 ore al giorno, sarebbe ricorsa anche a sistemi di videosorveglianza per segnalare il possibile arrivo di forze dell'ordine. A ciò – riferisce una nota dei Carabinieri – si aggiungerebbe il fatto che gli indagati avrebbero sempre potuto “contare” sulla collaborazione di molti condomini, a cui affidare i proventi quotidiani dello spaccio per eludere l’azione degli investigatori in caso di perquisizioni domiciliari.