Clochard confessa l'omicidio della brasiliana

E' stato arrestato ed ha confessato l'omicidio il clochard accusato di aver ucciso la brasiliana senza fissa dimora trovata morta martedì nel sottopassaggio di Corso Italia a Roma. Aldobrando Papi, 55 anni, è stato fermato con l'accusa di omicidio volontario. I sospetti si erano concentrati su di lui già qualche ora dopo il delitto e alla fine il senzatetto ha confessato di aver aggredito Norma Maria Moreira da Silva, la 49enne brasiliana trovata con il volto insanguinato, una profonda ferita alla testa e una caviglia fratturata. L'uomo però nega di aver stuprato la donna. “Non volevo ucciderla” avrebbe raccontato agli inquirenti. Secondo fonti di agenzia, avrebbe aggiunto anche che la vittima “aveva bevuto molto, c'è stata una lite, mi ha tirato i capelli e io l'ho schiaffeggiata. E' caduta per terra, ma non c'era sangue e sono andato via”.

L'uomo finito in carcere è incensurato. Al pm Papi avrebbe spiegato di conoscere da tempo la brasiliana, ma di non aver avuto alcuna relazione con lei. Nel decreto di fermo si legge che Papi avrebbe cagionato la morte della donna “colpendola con un oggetto non meglio identificato con violenza e reiteratamente su varie parti del corpo, in particolare sulla testa e sul torace, con l'aggravante di avere agito per motivi abbietti e futili consistiti nell'esigenza di respingerla poiché la vittima pretendeva di baciarlo: con l'ulteriore aggravante della minorata difesa, avendo agito in orario notturno, in luogo isolato e nei confronti di una donna non in grado di apprestare alcuna idonea difesa”. Il clochard, con un passato da parcheggiatore abusivo, si è presentato in procura, assistito da un avvocato, e ha chiesto di essere interrogato. Avrebbe dichiarato di essersi ritrovato la sera di lunedì con la 49enne nel sottopasso vicino al ministero dei Trasporti dove è scoppiata la lite. L'uomo è stato portato nel carcere di Regina Coeli. Domani la procura chiederà la convalida del fermo. L'interrogatorio di garanzia dovrebbe tenersi lunedì.

Il cerchio si era stretto attorno all'uomo già all'indomani del ritrovamento del cadavere. Gli investigatori della squadra mobile, diretti da Luigi Silipo, hanno setacciato le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza che inquadrano il tratto di strada nei pressi di Porta Pia dove si trova la rampa di scale che porta al marciapiede. Una volta identificata la vittima, che non aveva con sé documenti, hanno ricostruito le sue frequentazioni e hanno ascoltato alcuni conoscenti che a volte la ospitavano. Fin da subito si è ipotizzato, infatti, che si trattasse di un omicidio maturato in ambienti dei senzatetto. E' emerso anche che Norma Maria Moreira da Silva aveva trascorso la mattina e il pomeriggio con un uomo. I poliziotti della squadra mobile hanno così accertato che si trattava di Papi.