Castelli romani preda degli incendi dolosi: 50 in 10 giorni. Zingaretti: “Stimolare condotte preventive”

Una situazione di vera e propria emergenza per i Castelli romani, da diversi giorni alle prese con una serie di incendi continui e ripetuti, in una successione di roghi dolosi che stanno flagellando l’area dell’hinterland romano. L’allarme, in particolare, riguarda le zone boschive attorno ai comuni a ridosso della Capitale, dai quali, solo negli ultimi dieci giorni, sono stati registrati oltre 50 incendi, come riportato da “Il Messaggero”. A questo proposito, nei giorni scorsi è stata avviata la campagna regionale Aib (Antincendi boschivi), con il compito di monitorare i focolai e segnalare ai mezzi di soccorso i punti critici. Le proporzioni del problema, però, sono esponenzialmente aumentate negli ultimi giorni, tanto da richiedere l’intervento del presidente del Lazio, Nicola Zingaretti il quale, finora, ha stanziato corposi investimenti per la salvaguardia della aree verdi al di là dell’area metropolitana.

Dolo e siccità

A quanto pare, però, come spiegato dallo stesso governatore, la condizione climatica non può essere considerata l’unico fattore da tenere in considerazione per determinare le cause dei continui roghi: “Nonostante la straordinaria siccità – ha spiegato Zingaretti scrivendo alla Prefettura il 7 luglio scorso – che ha indotto questa Amministrazione a dichiarare lo stato di calamità naturale, non è di per sé sufficiente a giustificare un andamento chiaramente anomalo dei fenomeni”. Gli ultimi focolai, in ordine cronologico, hanno interessato depositi di auto tra le città di Cori, Aprilia, Nettuno e Velletri, richiedendo un massiccio intervento dei Vigili del fuoco. Nei giorni scorsi, tuttavia, numerosi paesi dell’area romana sono stati interessati da incendi più o meno gravi, tanto da richiedere un appello della Protezione civile alla manutenzione dei campi nonostante la siccità e la mancanza di piogge.

Incendi aumentati

A ogni modo, al fine di prevenire lo sviluppo di roghi di natura dolosa, il presidente della Regione ha invitato tutti gli enti interessati a una collaborazione, ponendo come motivazione la tutela non solo delle aree boschive ma anche dei residenti, chiedendo l’adozione di “ogni misura che sarà ritenuta idonea per stimolare condotte preventive da parte degli Enti Locali e l’intensificazione dei servizi di controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine”. Il presidente della Regione, nei giorni scorsi, aveva specificato che “i dati sin qui elaborati dalla Sala Operativa Unificata evidenziano un incremento, rispetto agli anni 2015 e 2016, che in alcuni casi è superiore al 400%”.