Caso nomine e polizze, interrogatorio fiume per Romeo: 5 ore davanti ai pm

Si è concluso nella tarda notte dell’8 febbraio l’interrogatorio di Salvatore Romeo, ascoltato per oltre 5 ore dal procuratore aggiunto, Paolo Ielo, e dal sostituto Francesco Dall’Olio. Presente anche Luigi Silipo, capo della Squadra mobile di Roma. L’ex capo della segreteria è accusato di abuso d’ufficio in concorso con la sindaca Virginia Raggi, in relazione alla sua promozione, nell’agosto scorso, da semplice funzionario comunale al nuovo incarico, con conseguente triplicazione dello stipendio da 39 mila a 110 mila euro (con successiva riduzione a 93, per intervento dell’Autorità nazionale anticorruzione). Ad assisterlo, il legale Riccardo Luponio.

“È andata bene, penso di aver chiarito tutto, ma ho avuto giornate migliori – ha spiegato ai cronisti presenti all’uscita del Tribunale -. Non mi sembra che i magistrati mi abbiano fatto nuove contestazioni. Sul mio conto hanno fatto indagini patrimoniali molto complesse. Nei prossimi giorni i miei avvocati presenteranno una memoria difensiva”. Le domande dei pm si sono incentrate anche sulla questione delle polizze a vita (una decina in tutto) stipulate da Romeo per un totale di 140 mila euro: due di queste, come emerso durante l’inchiesta sulla nomina di Renato Marra a capo del Dipartimento turismo, avevano come beneficiaria la stessa sindaca. Un procedimento che, di per sé, non costituisce reato ma che resta al vaglio degli inquirenti, intenti a capire se vi sia o meno connessione tra polizza e promozione.

Il caso della nomina a capo della segreteria politica del fedelissimo di Raggi era stato segnalato, già nel settembre scorso, dalla dimissionaria Carla Raineri, ex capo di gabinetto, con un esposto inviato alla Procura nel quale si segnalavano anomalie nel processo di conferimento del ruolo. All’esame dei pm, ci sarebbe proprio il documento di delibera del 9 agosto, nel quale non veniva specificato in cifre l’adeguamento dello stipendio per Romeo. Nei prossimi giorni, dovrebbe essere ascoltato anche Raffaele Marra, arrestato nel dicembre scorso con l’accusa di corruzione (per vicende antecedenti all’amministrazione capitolina). L’ex capo del personale, verrà ascoltato in relazione all’assunzione del fratello al suddetto ruolo al vertice del dipartimento.