Capitale sotto zero: scuole al freddo, strade chiuse e circolazione in tilt

Emergenza freddo in tutta l’area di Roma e dintorni: temperature bassissime, strade gelate e tantissimi disagi stanno caratterizzando i primi dieci giorni del nuovo anno per la Capitale. Nel corso del week-end appena terminato, il ghiaccio è stato protagonista, modificando l’aspetto delle strade e dei monumenti simbolo, come il “fontanone” del Gianicolo. Una situazione che, tuttavia, alla ripresa delle attività lavorative (e soprattutto delle scuole) dopo le festività natalizie, sta provocando numerose difficoltà, in special modo nella circolazione: tante strade, infatti, sono state chiuse per l’alta presenza di ghiaccio e di dissesto dell’asfalto, costringendo all’azione i mezzi spargisale, anche sul Raccordo anulare e su via Cristoforo Colombo.

Traffico in tilt, dunque, per le strade della città, con deviazioni e posti di blocco sparsi su tutto il territorio urbano e limitrofo. A partire dalle prime ore del 9 gennaio, infatti, sono state diverse le vie interdette alle auto e ai mezzi pubblici, costringendo i trasporti a deviazioni e nuove pianificazioni di percorso. Tra le numerose arterie stradali interessate, alcuni collegamenti importanti come via della Magliana, chiusa nel tratto tra via Faccioli e via Marchetti, e via di Tor di Quinto, con viabilità interrotta nella corsia preferenziale.

Disagi anche in periferia dove alcune vie sono state chiuse per la medesima problematica. A causa del gelo, inoltre, alcune tubature Acea hanno subito gravi danneggiamenti, collassando in zona Rocca Cencia e allagando alcune strade circostanti, costringendo i Vigili urbani a intervenire apponendo transenne e deviando il traffico per la pericolosa lastra di ghiaccio nel frattempo formatasi.

Difficoltà di circolazione anche per i mezzi su rotaia: alla stazione di Vitinia è stato segnalato un forte rallentamento dei treni a causa di “un inconveniente tecnico agli impianti di circolazione”, come “twittato” dal servizio Infoatac. Un intoppo che ha provocato non poche difficoltà ai pendolari ma che, in caso di freddo intenso, può verificarsi, in quanto le basse temperature possono restringere il metallo delle rotaie, spingendole fin quasi al punto di rottura.

E se i trasporti hanno accusato enormi difficoltà, decisamente difficile è stato anche il rientro degli studenti nei vari istituti scolastici. Gli edifici non sufficientemente caldi, infatti, hanno spinto i presidi a diramare una circolare nella quale si invitano i genitori a vestire i loro figli in modo molto pesante, prevedendo giornate di lezioni particolarmente complicate. Non ha funzionato appieno, dunque, l’operazione “Scuole calde” lanciata nei giorni scorsi dall’amministrazione: “Speriamo che i provvedimenti annunciati alla fine diano esiti positivi – ha spiegato Mario Rusconi, Presidente nazionale dell’Associazione preside – ma segnaliamo che non c’è concertazione”.