Capitale off-limits per la visita di Trump. Il piano della Questura: zone rosse e itinerari top secret

C’è il progetto definitivo: per la visita-lampo di Donald Trump la Capitale si blinda e traccia tre cerchi concentrici di zona rossa nelle aree maggiormente a rischio tra quelle inserite nell’itinerario capitolino del Tycoon e famiglia. Gran parte dei dettagli erano già stati forniti ma, con il vertice di ieri sera, la Questura ha definito il piano di sicurezza completo che accompagnerà le 24 ore di soggiorno romano dell’inquilino della Casa Bianca. L’aereo presidenziale è atterrato a Fiumicino alle 18.30, subito dopo la famiglia presidenziale si è diretta a Villa Taverna, dove soggiornerà per l’unica notte in città. I percorsi che seguiranno il presidente e il suo staff, però, restano top secret: si sa che saranno quattro ma solo all’ultimo momento la colonna americana, aperta dall’autoblindo “The Beast” e composta da 50 auto di scorta, deciderà quale seguire.

Il programma di Trump

Non cambierà, invece, il programma in agenda per Donald Trump: alle 8.15 tappa in Vaticano per il colloquio con Papa Francesco, con interdizione al traffico e massima allerta nella zona della Santa Sede; stesso discorso per l’area del Quirinale, dove il presidente si recherà poco dopo le ore 11. Infine, alle 12.25, attenderà a Villa Taverna il premier italiano Paolo Gentiloni, in una sorta di preludio al prossimo G7 di Taormina. Movimenti diversi, invece, per la first lady Melania e per Ivanka: la moglie del Tycoon, alle ore 11, si recherà presso il reparto di cardiologia dell’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù”, mentre la figlia parteciperà a un incontro con la Comunità “Sant’Egidio” a Trastevere che, per l’occasione, sarà off-limits, così come il colle Gianicolo. Probabile anche una visita a Palazzo Chigi per incontrare il sottosergretario Maria Elena Boschi. Ivanka, assieme al compagno Jared Kushner, potrebbe trattenersi nella Capitale fino alla giornata di giovedì.

Il piano sicurezza

Massiccio, come annunciato, il dispiego di uomini e mezzi, in un piano riconsiderato anche alla luce di quanto accaduto alla Manchester Arena e compattato in 70 pagine di dossier dal questore Guido Marino: in campo unità cinofile, artificieri, tiratori scelti in punti strategici e mezzi blindati, con strade bonificate, telecamere, percorsi bus deviati e traffico interdetto. Dalle vie percorse dallo staff presidenziale (alloggiato tra gli alberghi del centro, tra Via Veneto e i Parioli, anch’essi sotto osservazione) spariranno auto, cassonetti e bidoni della spazzatura. Totalmente inaccessibili, anche per i pedoni, le tre zone rosse, presidiate da telecamere e dall’occhio elettronico dell’elicottero della Polizia. Solo un corteo, finora, è stato autorizzato ma comunque lontano dalle zone sotto stretta sorveglianza: si tratta della manifestazione “Rome resists”, che andrà in scena a Piazza Bologna. Attivi gli jammer telefonici che, come da avviso, potrebbero causare disagi alle linee telefoniche al momento del passaggio dei mezzi presidenziali.

Ventiquattro ore di passione

Si annuncia una giornata di passione per residenti e lavoratori che, per accedere alle aree off-limits, saranno obbligati a mostrare i documenti alle Forze dell’ordine. I Vigili urbani hanno già predisposto il divieto di parcheggio, anche per le biciclette, ed effettuato le prime rimozioni dalla strada che conduce a Villa Taverna, interdetta alla sosta (e alla fermata) già dalle 13 di ieri. L’incubo parcheggi si paleserà, senza dubbio, anche nelle zone più prossime ai cerchi rossi, in particolare ai Parioli. Sull’imminente visita di Trump si è espressa anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi che, dopo aver ricordato che un suo incontro con il presidente “non è in agenda”, ha rivolto un pensiero anche alle vittime di Manchester: “C’è grande cordoglio perché questi sono atti assolutamente inaspettati. Roma è molto vigilata, siamo tutti attenti. La Prefettura e la Questura stanno lavorando molto in queste ore e tutti quelli che si devono occupare della sicurezza stanno dando il massimo”.