Caos Fucci-M5s sul terzo mandato

Rischia di trasformarsi in un insidioso boomerang la crepa fra il sindaco di Pomezia, Fabio Fucci, e il resto del Movimento 5 stelle. La decisione dell'attuale primo cittadino del piccolo centro industriale sul litorale romano di candidarsi per il terzo mandato consecutivo, lo ha fatto incorrere nel disappunto del leader dei pentastellati, Luigi Di Maio, categorico su quella che è una delle norme base del regolamento interno M5s: “Noi abbiamo due, tre regole – aveva detto – e tra queste c'è la regola dei due mandati che non è in discussione”. Frase che, di fatto, ha significato una velata esclusione di Fucci il quale, secondo Di Maio, per l'intento di inseguire il terzo mandato consecutivo, dal Movimento si è autoescluso: “Di fatto sarò fuori dal M5s quando scadrà il mio mandato elettorale – ha commentato il sindaco -, cioè a primavera sarei la persona più contenta del mondo se potessi ricandidarmi con il M5S, ma in questo momento c'è qualcuno che mi dice di no, non sono io che dico di no: è il Movimento che mi dice di no”.

Nodo continuità

Al di là dell'intenzione manifestata di ripresentarsi con una Lista civica, il punto cruciale risiede proprio nella regola chiave dei pentastellati sull'argomento: è giusto, si chiede Fucci, limitare le possibilità di candidatura a due mandati anche alla luce di un apprezzamento sull'operato fin qui svolto? In realtà, tralasciando per un momento la stretta regolamentazione, l'attuale sindaco (in carica dal 2014) non pare essere ancora stato escluso dal M5s, nonostante i vertici abbiano risposto, in modo deciso, che il terzo mandato sotto la lista pentastellata non si farà. Probabilmente un modo per tamponare l'emergenza che un'eventuale rottura andrebbe a creare, in una città dove peraltro il metodo grillino aveva in buona parte funzionato: “Mi è sempre stato riconosciuto di aver compiuto un ottimo lavoro – ha spiegato Fucci -. Ho spiegato ai vertici che per il bene della città serve continuità. Però mi sono scontrato con un'interpretazione rigida del regolamento. Perché due mandati equivalgono a 10 anni, mentre il mio primo mandato da consigliere è durato poco più di un anno”.

“Non voglio campare di politica”

A questo punto, resta da capire se la rigidità del regolamento interno terrà conto anche della particolarità del caso, come invocato dal sindaco: l'impressione diffusa, anche fra gli interessati, è che il nodo non riesca a sciogliersi con accordo comune e che l'attuale primo cittadino concorrerà davvero con un lista civica. Questo anche alla luce di una divergenza coincisa con la presunta offerta di altri incarichi istituzionali: “Preferisco ora non specificare quale è – aveva detto Fucci -: un ente importante fuori da Pomezia, un incarico prestigioso. Ho rifiutato, non voglio campare di politica”.