Campidoglio, l'Oref boccia il bilancio consolidato

Subito una doccia fredda per il nuovo responsabile ai conti di Roma Capitale, Andrea Lemmetti. L’Oref, infatti, ha dato parere negativo al bilancio consolidato (comprensivo dei conti di Atac e Ama) presentato la settimana scorsa dalla giunta Raggi con l’obiettivo di approvarlo entro la giornata di domani. L’organismo di revisione del Campidoglio ha evidenziato che “le risultanze esposte nel bilancio rappresentino in modo veritiero e corretto la reale consistenza economica, patrimoniale e finanziaria del gruppo amministrazione pubblica di Roma Capitale ed esprime parere non favorevole all’approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2016”. Una bocciatura, dunque, da considerare però alla stregua di un parere: quanto stabilito dall’Oref, come ricordato anche dall’assessore, non è vincolante “e quindi andremo in Aula”.

Bilancio verso l’approvazione

Nonostante il consiglio dell’organismo di “adottare i provvedimenti di competenza potenziando le strutture preposte al controllo e alla verifica dei rapporti con le società partecipate”, l’intenzione dell’amministrazione pentastellata è comunque di approvare in tempi strettissimi il bilancio consolidato 2016 perché, come scritto ancora in una nota da Lemmetti, la giunta “non si farà fermare da chi approfitta del suo ruolo tecnico per esprimere giudizi politici che non gli competono”. Per il neo-assessore al Bilancio, quindi, “giunta e maggioranza M5S andranno avanti compatti nel dare via libera al bilancio consolidato entro la scadenza di legge del 30 settembre”.

Lemmetti: “Revisori fanno politica”

Una reazione decisamente aspra quella dell’assessore, che ha rincarato la dose aggiungendo come quello dell’Oref fosse “un parere non richiesto, visto che la normativa prevede che sul consolidato i revisori rilascino solo una relazione” e che “ancora una volta l’organo di revisione utilizza la valutazione di un documento contabile del Comune per ritagliarsi uno scampolo di protagonismo che esula dal suo ruolo istituzionale”. Una presa di posizione forte che, a questo punto, dovrebbe concretizzarsi con la discussione del bilancio in Aula e il tentativo di approvazione: “Se i revisori vogliono fare politica – ha concluso Lemmetti – devono candidarsi e ottenere il consenso dei cittadini. Altrimenti devono attenersi alla loro funzione e lasciare ai portavoce dei romani, legittimamente eletti, il compito di compiere le scelte per il futuro della Capitale”.