Campidoglio, arriva la quiete: Mazzillo resta e Casaleggio appoggia Raggi

Il rapporto professionale al servizio della città di Roma continuerà fra l’assessore Andrea Mazzillo e il resto della giunta Raggi. Al termine del colloquio andato in scena fino a notte inoltrata, l’amministrazione grillina ha confermato la continuazione dell’operato del titolare al Bilancio il quale, però, vedrà dimezzate le sue competenze dopo aver rimesso l’incarico al Patrimonio e quello alla Casa (per i quali verrà trovato un altro assessore). Non più di 24 ore fa, Mazzillo aveva rinunciato alle sue deleghe sul patrimonio dopo essere venuto a sapere, come aveva specificato in una nota, di aver appreso indirettamente della ricerca in corso di un suo sostituto. Uno scenario che, dopo le controverse dichiarazioni relative alle influenze milanesi nelle decisioni di Roma, aveva contribuito ad alimentare l’ipotesi del suo addio.

Casaleggio: “Raggi autonoma”

Una situazione che, alla fine, non sembra destinata a verificarsi e la decisione della giunta romana di mantenere al suo posto l’assessore appiana, almeno per il momento, l’ennesima bufera in Campidoglio. A smorzare i toni romani, ci ha pensato anche Davide Casaleggio, intervenuto nella conferenza stampa di presentazione del progetto “Rousseau”: “La sindaca Raggi è autonoma come è sempre stata in tutte le sue decisioni e ha il pieno supporto dei 5 stelle”. A quietare il vento di tempesta, d’altronde, è stato anche lo stesso Mazzillo che, in un’intervista rilasciata ad “Avvenire”, ha spiegato che la sindaca finora “non mi ha mai chiesto di lasciare, checché se ne dica. Se dovesse farlo, le chiederò spiegazioni”. E, a proposito dei suoi rapporti con Raggi: “Non posso nascondere che ci sia qualche incomprensione ma nasce da un equivoco. Io desidero il bene della città quanto lei, ho solo svolto il mio ruolo richiamando l’attenzione su tematiche gestionali”.

Mazzillo: “Atac? Simioni conosce la materia”

Passando da un fronte caldo all’altro, Mazzillo si è soffermato anche sul recente avvicendamento in Atac tra il dimissionario dg Bruno Rota e il neo presidente (e ad) dell’azienda, Paolo Simioni, con la nomina del quale sono decadute le deleghe di amministratore unico di Manuel Fantasia: “Simioni ha svolto per quasi un anno un’attività importante per verificare la situazione economica delle partecipate romane… conosce la materia. Mi auguro che riesca nel suo compito, da parte mia troverà la massima collaborazione”. Poi, per quanto riguarda il ventilato crack della municipalizzata dei trasporti, Mazzillo ha spiegato che “i creditori sono alle porte, la sua attività riguarda l’immagine stessa di una città che è meta di turisti e pellegrini da tutto il mondo. Il bicchiere non è pieno, ma a mio avviso il tema è piuttosto ragionare su quali energie si possono sviluppare per farlo riempire”.