ANDRA’ AL MAXXI L’ARCHIVIO DELL’ARCHITETTO PAOLO PORTOGHESI

Verrà dato al Maxxi (il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo) l’archivio dell’85enne architetto romano Paolo Portoghesi. Lo annuncia lo stesso artista e saggista, già Preside della facoltà di architettura del Politecnico di Milano e professore ordinario presso la di Facoltà di Architettura della Sapienza di Roma, insieme con la presidente della Fondazione Giovanna Melandri e la direttrice architettura Margherita Guccione presentando “Maxxi Architettura. Catalogo delle Collezioni”, il volume che racconta la collezione del museo romano progettato da Zaha Hadid.

Per Portoghesi, viene spiegato, sono in corso gli accordi necessari per definire la donazione del fondo, che comprende migliaia di documenti testimonianza di oltre 50 anni di architettura con progetti, modelli, fotografie, sculture, video, corrispondenza e disegni originali del grande architetto ideatore di importanti monumenti contemporanei quali, tra i tanti, della Moschea di Roma (1974) e Grande Moschea a Strasburgo in Francia (2000); ma anche del Palazzo reale di Amman in Giordania (1973), del teatro di Cagliari (1965), della Chiesa nuova di Calcata, del Teatro Politeama di Catanzaro e della sistemazione di Piazza San Silvestro a Roma (2012). Nell’archivio di Portighesi, presenti i disdegni originali anche di altri professionisti, da Aldo Rossi a Carlo Scarpa e Renzo Piano.

La collezione Maxxi architettura è stata avviata nel 2002 con l’acquisizione degli archivi di Carlo Scarpa – architetto, designer e accademico italiano tra i più importanti del XX secolo – e Aldo Rossi, il primo architetto italiano a vincere nel 1990 il Premio Pritzker per l’architettura, seguito otto anni dopo da Renzo Piano. Presenti, inoltre, Enrico Del Debbio, Yona Friedman, Pierluigi Nervi, Renzo Piano, Paolo Soleri, Toyo Ito per un arco temporale che va dai primi del Novecento alle sperimentazioni più contemporanee. Tra gli artisti romani presenti si segnalano Abdr, Alessandro Anselmi, Carlo Aymonino, Lucio Passarelli, Studio Valle, Franco Purini, Mario Fiorentino, Massimiliano Fuksas, Giulio Gra, IaN+, Sergio Musmeci, Studio Monaco e Luccichenti, Maurizio Sacripanti, Piero Sartogo, Studio Labirinto.

“Le collezioni – spiega Margherita Guccione – sono cresciute parallelamente all’attività espositiva del museo e, proprio grazie all’intrinseco rapporto che esiste tra collezione, ricerca e mostre, rappresentano uno degli aspetti identitari più forti e rilevanti. In questo senso non poteva mancare un protagonista della cultura architettonica come Paolo Portoghesi, figura completa e complessa, che tiene in sé la ricerca e la professione, la storia e il progetto”.