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A fuoco la libreria antifascista, è la seconda volta

Nuovo rogo nella notte nella caffetteria/libreria “La Pecora Elettrica” a Roma, luogo dichiaratamente antifascista. Il locale, già distrutto dalle fiamme da un incendio la notte del 25 aprile, avrebbe dovuto riaprire domani. Qualche giorno fa, invece, le fiamme erano state appiccate a una pizzeria, sempre in via delle Palme, a Centocelle. Sul posto carabinieri della compagnia Casilina e vigili del fuoco. Da chiarire le cause dell'incendio. Non si esclude la pista dolosa, che risulta anzi la più probabile. Ad avallare l'ipotesi dolosa il ritrovamento, da parte dei Vigili del fuoco, di liquido infiammabile. Il presunto piromane avrebbe manomesso telecamere e allarme, aperto e scassinato la serranda, dato fuoco al locale e richiuso la serranda. “L'incendio di stanotte l'ha distrutta di nuovo. Sono entrati e hanno dato fuoco a tutto”, ha detto il titolare della libreria.

Piromani

Non si sa chi sia stato a scatenare il primo incendio: dalle informazioni emerse finora, le indagini non avrebbero ancora portato all'individuazione di un colpevole. Né si sa se chi ha colpito questa notte sia lo stesso soggetto (o gli stessi soggetti) che hanno agito il 25 aprile. Ma, come la prima volta, la scelta della data non può essere casuale perché la libreria avrebbe dovuto riaprire domani. Diversi i messaggi di solidarietà da parte delle istituzioni. Così la sindaca Raggi: “Inquietante l'ennesimo rogo alla libreria la Pecora Elettrica a Roma. Se fosse confermato l'atto doloso sarebbe estremamente grave. Vicina ai proprietari, si faccia subito chiarezza”. Il Governatore Zingaretti: “E' un luogo di cultura e aggregazione. Ai proprietari dico di tenere duro e lottare per restituire a Roma la bellezza e la passione del loro impegno sociale”. “Ancora un attentato di chiara matrice fascista alla Pecora Elettrica. Esprimiamo vicinanza e solidarietà per l’incendio appiccato alla libreria di Centocelle, luogo di incontro sociale e scambio culturale. Chiediamo che sia fatta luce sull’accaduto e identificati i responsabili. Chi dà fuoco alla cultura brucia non solo i libri ma riduce in cenere anche il rispetto, la libertà e i diritti dei cittadini romani”. Così, in una nota, il gruppo Pd al Campidoglio. Solidarietà anche da parte della consigliera regionale Marta Bonafoni: “Hanno aspettato che fosse di nuovo piena di libri ed hanno colpito. È chiaro che la zona è sotto le attenzioni della criminalità, come dimostra anche l'incendio doloso del locale di fronte, meno di venti giorni fa. Ora serve una reazione delle istituzioni, assieme ai cittadini, per dare un segnale forte: la città non si arrende. Siete dei maledetti”. I Ris che portano avanti l'indagine stanno cercando all'interno del locale qualche indizio che possa ricondurre a una persona e a un'eventuale rete dietro questa serie di incendi che sta colpendo via delle Palme.

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