Una “Casa Papa Francesco” per accogliere le vittime della tratta

Questa donazione andrà a sostenere le attività di Apg23 contro la tratta delle giovani donne e per la loro liberazione dalla schiavitù della prostituzione. Rivolgo un immenso grazie a Papa Francesco per avere a cuore gli ultimi e gli scartati”.

Questo il commento di Giovanni Paolo Ramonda , Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, alla notizia della scelta di Papa Francesco di destinare alla Comunità di don Benzi una parte del ricavato dell'asta di una Lamborghini a lui donata stamane alla presenza dei vertici della casa automobilistica di Sant'Agata Bolognese. L'auto verrà battuta all'asta da Sotheby's e il ricavato consegnato al Santo Padre, il quale ha deciso di destinarlo ad alcuni progetti, tra cui, appunto, quello della Papa Giovanni XXIII. Il Papa ha anche apposto la sua firma sul cofano dell'auto.

“Abbiamo ancora impresse negli occhi le immagini dell’incontro straordinario e sorprendente del Santo Padre con venti ragazze liberate dalla schiavitù della tratta e della prostituzione. – continua Ramonda – Era l’agosto 2016, in occasione di uno dei “venerdì della misericordia”. Si recò in visita alla Casa di prima accoglienza di Roma della Comunità Giovanni XXIII, dove risiedono donne strappate dal marciapiede. Ricordiamo con grande emozione l’abbraccio del Papa a queste donne che hanno sperimentato ogni tipo di violenza e la sua disponibilità ad ascoltare i loro drammi. L’iniziativa di oggi si pone in linea di continuità con quel gesto di misericordia. È per questo che intitoleremo a lui una delle nostre Case di rifugio e accoglienza. Si chiamerà 'Casa Papa Francesco'”. 

Alla consegna era presente anche don Aldo Buonaiuto, sacerdote della Comunità Apg23, impegnato nel recupero delle donne vittime della Tratta, salutato affettuosamente dal Pontefice. Il gesto del Pontefice giunge nel decennale della scomparsa di don Oreste Benzi, e alla vigilia del cinquantesimo anniversario, nel 2018, della fondazione della Comunità stessa da parte del “prete dalla tonaca lisa”.

La Comunità Papa Giovanni XXIII ha liberato dalla strada e accolto oltre 7000 ragazze vittime del racket della prostituzione. Ogni settimana è presente con 21 unità di strada e 100 volontari per incontrare le persone che si prostituiscono. Promuove, insieme ad un cartello di associazioni, l'iniziativa Questo è il mio Corpo campagna di liberazione per le vittime della tratta e della prostituzione. La proposta, ispirata al modello nordico, ha l'obiettivo di ridurre sensibilmente il fenomeno colpendo la domanda e sanzionando i clienti delle persone che si prostituiscono.