Su San Pietro è stata edificata la Chiesa

PIetro

Il Martirologio Romano collega la Festa della Cattedra di San Pietro alla frase di Gesù al principe degli apostoli: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”. Simbolo di “comunione universale della carità”.  Il seggio racchiude il senso della missione che Gesù affidò al primo Papa e, proprio per questo, viene conservato nella Basilica Vaticana. Ma è anche segno di secolare fusione fra arte e fede grazie al genio di Gian Lorenzo Bernini e a i suoi modelli della Cattedra di San Pietro esposti in Vaticano nella 17° sala della Pinacoteca.  La cattedra lignea di san Pietro è conservata all’interno della custodia berniniana nella Basilica vaticana.

Alleanza tra arte e fede

“Un esempio altissimo di come il sacro riesca a parlare all’umanità attraverso il talento senza tempo dei maggiori artisti”, spiega a Interris.it lo storico dell’arte Attilio Coltorti che richiama la cooperazione tra arte e fede già sintetizzata da Paolo VI: “Da lungo tempo la Chiesa ha stretto un’alleanza feconda con gli artisti innamorati della bellezza che hanno edificato e decorato i suoi templi, celebrato i suoi dogmi, arricchito la sua liturgia”.

Il soffio dello Spirito

I Musei Vaticani conservano i modelli preparatori in creta mista a paglia su armatura in ferro e vimini per le figure bronzee della Cattedra di San Pietro.  L’arte, precisa il professor Coltorti, aiuta la religione a tradurre il suo messaggio divino nel linguaggio delle forme e delle figure, a “rendere comprensibile il mondo invisibile”. Sono opere di grande interesse documentario e artistico sia per l'alta qualità del modellato, che testimonia un sicuro intervento del Bernini, sia per il fatto che da esse sono state tratte le forme per la fusione. La Cattedra di San Pietro, aggiunge Coltorti, è anche la dimostrazione del talento al servizio della verità divina e dello spirito aperto al soffio dello Spirito Santo.

L’unità del popolo di Dio

Il 22 febbraio è la Solennità della Cattedra di San Pietro, giorno di festa in cui si rende grazie a Dio per la missione di maestro e pastore affidata da Cristo all'apostolo, spiega a Vatican News il cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica Papale, ripercorrendone il significato e la simbologia. La Cattedra di San Pietro è una reliquia antichissima che risale ai primi secoli della cristianità, custodita nella Basilica Vaticana all'interno della scultura del Bernini, alle spalle della tomba dell'apostolo. “Questo seggio è soprattutto il simbolo della missione che Gesù affidò a Pietro indicando in Lui il fondamento unico e inattaccabile della Chiesa – sottolinea il porporato -. Nell'apostolo c’è l' unità del popolo di Dio e la sua guida nel solco del Vangelo. La conferma a Pietro della sua missione venne dopo la Resurrezione : pascere il gregge e tenerlo unito”. Ogni 22 febbraio la Cattedra di San Pietro viene illuminata da cento candele, un modo per rendere grazie a Dio per il dono della missione di Pietro, ma anche l’emblema delle preghiere per l’unità del gregge attorno al suo pastore.

Il senso della celebrazione

“La festa della Cattedra di San Pietro il 22 febbraio, in uso a Roma già nel 336, anche se la sua origine e celebrazione non hanno alcun riferimento alla cattedra materiale, esprime la potestà di Pietro, radicata in Roma e lasciata ai suoi successori – osserva Dario Rezza -. La sede di Pietro è riferimento di unità per tutta la Chiesa, secondo la bella iscrizione classica che papa san Damaso dettò per il fonte battesimale del Vaticano: Una Petri sedes, unum verumque lavacrum”. Come dire, segno visibile dell’invisibile.