Si apre la causa di beatificazione di Chiara Corbella

Il 21 settembre prossimo si apre ufficialmente la causa di beatificazione, nello stesso giorno dell'anniversario decennale del suo matrimonio, di Chiara Corbella Petrillo. Il processo verrà aperto dal cardinal Angelo De Donatis, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma, nella Basilica di San Giovanni. Generalmente, l'apertura delle cause di beatificazione avviene nell'Aula della Conciliazione; per quest'evento è stata scelta, però, la Basilica Lateranense per via dell'afflusso di persone facilmente prevedibile.

La storia

La storia di Chiara Corbella Petrillo, giovane madre che scoprì di avere un tumore al quinto mese della sua terza gravidanza e preferì salvare la vita di suo figlio piuttosto che provare a curarsi. Una grande testimonianza di amore animata dalla sua forte fede. La stessa che le aveva permesso di affrontare la morte prematura dei suoi primi due figli. 

L'editto

Nell'editto emanato dal vicario di Roma lo scorso luglio si leggeva: “Laica e madre di famiglia, il 13 giugno 2012 moriva a Pian della Carlotta (Manziana) la Serva di Dio Chiara Corbella, sposa e madre di grande fede in Dio. Dopo essersi sposata il 21 settembre 2008 si trovò ben presto a vivere situazioni davvero difficili quali la morte di due figli piccoli, poco dopo le nascite. Durante la terza gravidanza, a Chiara fu diagnosticato un tumore. Le eventuali cure (…) avrebbero avuto conseguenze mortali sul bambino che portava in grembo, ma l’attesa ne avrebbe compromesso l’efficacia. La donna decise di portare a compimento la gravidanza. La sua oblazione rimane come faro di luce della speranza, testimonianze della fede in Dio, Autore della vita, esempio dell'amore più grande della paura e della morte”.

Santità nel quotidiano

La vicenda di Chiara Corbella, con il marito Enrico che assisterà all'apertura del processo destinato a innalzare agli altrari la moglie sposata 10 anni fa, dimostra che, come ricorda spesso il cardinal Saraiva Martins, la santità è qualcosa di possibile. Sull'avvio della causa di beatificazione, il marito Enrico aveva detto in un'intervista: “Sono felice che Chiara sia un dono, non solo per me ma per tanti. Ed è bello vedere che le intuizioni che avevi nel cuore, alla fine mi sembra si stiano realizzando”. Petrillo, inoltre, aveva raccontato di come percepisse anche in vita la santità della moglie: “L’amore per Chiara mi faceva vedere il suo cuore particolare, unico, e avevo l’intuizione, soprattutto nei suoi ultimi mesi di vita, che fosse santa. Però un’intuizione è un’intuizione; un’altra cosa poi è quando vedi l’editto scritto: 'Chiara, Serva di Dio'.