Salvatore Martinez riconfermato alla guida del Rinnovamento nello Spirito

Con il 95% dei voti validi, Salvatore Martinez è stato riconfermato presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS) dall’Assemblea Nazionale, composta dai 200 coordinatori diocesani e dai 40 membri del Consiglio Nazionale.

Cosi commenta il presidente Martinez: “Accolgo con gratitudine a Dio questo segno di fiducia e di amicizia che mi giunge da tutto il Rns, una chiamata di anno in anno sempre più esigente e sfidante. Si chiude un quadriennio denso e ricchissimo in cui abbiamo sperimentato le meraviglie del Signore. Se ne apre uno nuovo, fortemente orientato dal pontificato di Papa Francesco, segnato in special modo dalla chiamata alla conversione pastorale per una nuova stagione missionaria ed evangelizzatrice”.

Riuniti a Sacrofano nei giorni 16-18 gennaio, in rappresentanza dei 1.900 Gruppi e Comunità del RnS, i 350 delegati hanno proceduto anche all’elezione dei sei membri aggiunti del Consiglio Nazionale, scelti per ambiti d’impegno: Angelo Brancaleone, già delegato ambito Giovani per la Campania (Giovani); Etienne Niemants, già delegato ambito Famiglia per l’Emilia Romagna (Famiglia); don Vincenzo Apicelli, già membro del Comitato regionale di Servizio della Campania (Sacerdoti); don Patrizio Di Pinto, coordinatore uscente della regione Lazio (Missioni); Carla Osella, membro uscente del Comitato nazionale di Servizio (Sociale); Carmela Romano, già membro del Comitato regionale di Servizio della Basilicata (Metodologie di evangelizzazione).

Durante i quattro fine settimana di febbraio si rinnoveranno tutti i Comitati Regionali di Servizio. Dal 13 al 15 marzo si insedierà il nuovo Consiglio Nazionale.  Le elezioni dei Comitati Diocesani di Servizio e dei Pastorali di Servizio dei Gruppi e delle Comunità del RnS saranno calendarizzate a livello regionale per concludersi entro maggio.

Il Rinnovamento carismatico cattolico nasce nel gennaio 1967, negli Stati Uniti d’America, grazie all’incontro di alcuni giovani universitari cattolici con il mondo pentecostale. Da qui, come un fuoco divampante, il Rinnovamento carismatico si è rapidamente diffuso nella Chiesa cattolica, incontrando il favore della Conferenza episcopale americana.

Nel 1971, a poca distanza da quanto era accaduto in America, si sviluppa in Italia la grande corrente spirituale nota con il nome di Rinnovamento carismatico cattolico. Quasi immediatamente, l’esperienza italiana venne denominata “Rinnovamento nello Spirito Santo”, come effetto della prima riflessione teologica e della mediazione culturale che gli iniziatori del Movimento ebbero a compiere, in Italia, per attestarne l’identità cattolica. Era l’aprile del 1977.

Il nome Rinnovamento nello Spirito Santo – che anche il cardinale Suenens auspicava fosse fatto proprio da tutto il movimento carismatico – è tratto dalla lettera di San Paolo a Tito, nella quale l’apostolo afferma che siamo salvati «mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo» (Tt 3, 5). La caratteristica inconfondibile dell’espressione adottata è quella di polarizzare l’attenzione sullo Spirito Santo e non sui carismi, sul donatore e non sui doni: in tal modo risulta evidente che nessuno può convenientemente dirsi carismatico se non in riferimento alla Chiesa, perché essa è carismatica. Oggi questo movimento ecclesiale tra i più diffusi in Italia e nel mondo, conta più di 200 mila aderenti, raggruppati in oltre 1.900 gruppi di preghiera e comunità.