Riapre la Cattedrale copto-ortodossa

Dopo tre anni di lavori di ristrutturazione è stata inaugurata ieri al Cairo la nuova Cattedrale della Chiesa copta ortodossa d'Egitto. Teodoro II di Alessandria ha celebrato la prima messa nella chiesa al cui interno si trovani oltre un centinaio di icone religiose, alcune dedicate ai fedeli uccisi nei recenti attacchi terroristici di estremisti islamici

Il lutto recente

A quanto riferisce l'agenzia di stampa ufficiale nazionale, Middle east news agency, il pope copto ortodosso ha commentato così la cerimonia: “Questo è un giorno di gioia e le preghiere sono quelle di felicità spirituale“. Le celebrazioni si sono tenute in tono minore a causa dell'uccisione di sette pellegrini cristiani all'inizio di novembre, quando un gruppo di terroristi dell'Isis hanno bloccato il mezzo su cui viaggiava una famiglia di fedeli diretta al monastero di San Samuele il Confessore, a Mynia e hanno aperto il fuoco contro di loro. Soltanto una persona è sopravvissuta all'attacco. Per il tragico evento, il primo ministro egiziano Mustafa Madbouli si era recato da Teodoro II di Alessandria per porgere le condoglianze del governo alla comunità copto ortodossa.

La ristrutturazione

La ristrutturazione della Cattedrale è stata definita “un evento significativo e storico” da Teodoro II di Alessandria. I lavori sono durati tre anni. La chiesa è dedicata a San Marco e sorge nel quartiere di Abbasiya. Il rinnovamento realizza una promessa fatta dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi nel gennaio 2017 che si era impegnato a far ricostruire le chiese colpite o distrutte nel 2013, quando il suo predecessore islamista Mohammed Morsi perse il potere.

L'attacco del 2016

La cattedrale copta di San Marco è stata danneggiata l'11 dicembre del 2016 da un attentato suicida. L'obiettivo era quello di colpire la cappella di San Pietro e San Paolo, un annesso dell'edificio, dove si celebrava la messa in quel momento. L'attentato era stato rivendicato dall'Isis ed aveva provocato 25 morti, di cui sei bambini. Quello di dicembre 2016 è stato uno degli attacchi terroristici più sanguinosi contro civili egiziani.