Papa Francesco prega sulla tomba di San Giovanni Paolo II

La Chiesa celebra oggi la festa di San Giovanni Paolo II. Quello di Karol Wojtyla è stato il secondo pontificato più lungo della storia essendo durato 26 anni. Questa mattina, Papa Francesco ha voluto rendere omaggio alla memoria del suo amato Predecessore visitandone la tomba situata nella cappella di San Sebastiano all'interno della Basilica di San Pietro. Il 22 ottobre coincide con la memoria liturgica del Santo polacco. Papa Francesco si è recato presso la sua tomba ed ha sostato per una breve preghiera, come riporta la Sala Stampa della Santa Sede. 

San Giovanni Paolo II e Papa Francesco

Fu proprio Giovanni Paolo II, nel corso dell'ottavo Concistoro del suo pontificato, a creare cardinale l'allora arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio. Era il 21 febbraio del 2001 quando Papa Wojtyla impose la porpora rossa sulla testa del suo futuro successore rendendolo titolare della chiesa romana di San Roberto Bellarmino ai Parioli. Durante quel Concistoro, che fu anche il più numeroso della storia della Chiesa, il Pontefice allora in carica si rivolse ai neoporporati indicando loro l'esempio del Beato John Henry Newman: “A duecento anni dalla nascita del cardinale Newman, mi pare di sentir risuonare le parole con le quali egli accettò dal mio Predecessore Leone XIII la sacra porpora; 'La Chiesa – disse – non deve fare altro che proseguire nel suo compito, nella fiducia e nella pace; rimanere salda e tranquilla, e attendere la salvezza di Dio. Mansueti hereditabunt terram, et delectabuntur in multitudine pacis (Sal 36, II)'. Le parole di quel grande uomo di Chiesa siano stimolo per tutti noi ad un crescente amore per il nostro ministero pastorale”. Alla notizia della nomina, il futuro Papa Francesco reagì con una nota ufficiale in cui c'era scritto: “Essere cardinale rappresenta una maggiore vicinanza al Papa e una collaborazione con il Sommo Pontefice nel servizio alla Chiesa Universale. E’ il Papa che decide e in questo caso sono assolutamente certo che si tratta di una speciale considerazione e affetto verso la sede di Buenos Aires. Tutti i fedeli  di questa città sono sotto lo sguardo del Santo Padre e poiché è questa la città capitale del Paese è uno sguardo che si estende a tutti gli argentini. Giovanni Paolo II vuole molto bene all’Argentina. Ancora ricordo la sua voce vibrante e il suo incoraggiamento nel corso della sua visita: ‘Argentina! Alzati!’. Il Papa segue da vicino i problemi della nostra patria con cuore paterno”.