Papa Francesco offre un concerto per i poveri

Un concerto per seminare gioia, non l'allegria di un momento”. Con queste parole, Papa Francesco salutava gli organizzatori della prima edizione del “Concerto per i Poveri”, l'evento musicale che cade nella settimana della Terza Giornata Mondiale dei Poveri il prossimo 17 novembre. Un evento non fine a sé stesso, quello che si terrà alle ore 18 di questa sera nell'Aula Paolo VI, ma un'occasione di riflessione sulla povertà. Per questo, stamattina il Santo Padre ha ricevuto una delegazione degli organizzatori, coloro che hanno permesso la realizzazione del concerto. Fra le varie realtà che hanno collaborato c'era anche la Comunità Papa Giovanni XXIII, con don Aldo Buonaiuto, che ha salutato Papa Francesco portandogli il saluto del responsabile generale Paolo Ramonda e di tanti accolti dell'Apg23. Il prete di strada, da tanti anni in prima linea nel recupero delle donne schiavizzate,  è stato accompagnato da una ragazza vittima della tratta, che ha consegnato al Papa una corona del rosario fatto a mano con un tessuto che, nei colori, richiama la bandiera dello Stato Vaticano.

Le tante forme di povertà

Assieme agli organizzatori e ai benefattori che hanno sostenuto il progetto, questa sera l'Aula Paolo VI sarà gremita di poverisenza tetto famiglie in difficoltà economiche, inclusi alcuni anziani soli: volti di una sofferenza che interpella l'uomo di tutti i tempi e che grida alla giustizia. Ad ispirare la Giornata dei quest'anno è il versetto del Salmo 9: “La speranza non sarà mai delusa“, che “esprimono una verità profonda che la fede riesce a imprimere soprattutto nel cuore dei più poveri: restituire la speranza perduta dinanzi alle ingiustizie, sofferenze e precarietà della vita” ha detto il Papa nel messaggio redatto per la Giornata mondiale. “Incontriamo ogni giorno famiglie costrette a lasciare la loro terra per cercare forme di sussistenza altrove; orfani che hanno perso i genitori o che sono stati violentemente separati da loro per un brutale sfruttamento; giovani alla ricerca di una realizzazione professionale ai quali viene impedito l'accesso al lavoro per politiche economiche miopi; vittime di tante forme di violenza, dalla prostituzione alla droga, e umiliate nel loro intimo. Come dimenticare, inoltre, i milioni di immigrati vittime di tanti interessi nascosti, spesso strumentalizzati per uso politico, a cui sono negate la solidarietà e l’uguaglianza? E tante persone senzatetto ed emarginate che si aggirano per le strade delle nostre città?” ha ricordato il Papa. Dalle parole del Pontefice emerge una povertà che si declina in tante realtà al punto che sarebbe riduttivo considerarla solo dal punto di vista economico. Povere sono anche le donne vittime della tratta, e il Papa lo ha ricordato più volte, incoraggiando più volte l'iniziativa portata avanti da don Aldo e dalla Papa Giovanni XXIII per liberare queste donne dalla schiavitù della prosttituzione. 

Piovani e Frisina direttori d'orchestra

Il momento clou dell'evento, coordinato e promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, sarà il concerto diretto dal maestro Nicola Piovani e da monsignor Marco Frisina, che guideranno l'Orchestra del Cinema italiano e il Coro della Diocesi di Roma: “Tornare nell'Aula Paolo VI come direttore di orchestra – confessa Piovani a Vatican News è un dono del cielo“. Monsignor Frisina ha, inoltre, aggiunto che “il desiderio è quello di accogliere e condividere con i fratelli più bisognosi, che siederanno in prima fila, una serata di riflessione e di elevazione spirituale grazie alla potenza della musica”.


Un momento del “Concerto per i Poveri” diretto da Piovani e Frisina, che si tiene nell'Aula Paolo VI