Papa Francesco in volo verso Bogotà: “Chiedo di pregare anche per il Venezuela”

Papa Francesco è partito stamattina alle ore undici e tredici minuti da Roma alla volta di Santa Fe di Bogotà, capitale della Colombia. Jorge Mario Bergoglio si reca nel Paese sudamericano per il suo ventesimo viaggio internazionale come “pellegrino di speranza e di pace”, ha dichiarato lui stesso in un videomessaggio ai colombiani lunedì scorso.

Pellegrino di speranza e di pace

Il velivolo Alitalia AZ A330 con a bordo il Pontefice, che ha deviato la rotta prevista per evitare l’uragano Irma, dovrebbe atterrare dopo oltre dodici ore di viaggio verso le 16.30 locali (le 23.30 italiane). Durante il volo, il Papa ha inviato un telegramma con il suo “deferente saluto” al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, spiegando che si reca in Colombia “per sostenere la missione della Chiesa locale e portare un messaggio di speranza”.

Il capo dello Stato italiano ha ringraziato con un telegramma in cui rileva che “l’Italia e la comunità internazionale guardano con grande interesse a questa Sua missione in un Paese che ha intrapreso un cammino di pace e riconciliazione difficile ma carico di speranza”. Mattarella sottolinea inoltre che la presenza del Papa in Colombia “sarà fonte di incoraggiamento per la società colombiana nel suo insieme, e recherà anche un importante segnale di pace in una regione ancora scossa da dolorose inquietudini”.

La preghiera per il Venezuela

Dolorose inquietudini che sta vivendo il confinante Venezuela. Durante il viaggio, parlando con i giornalisti presenti sul suo stesso aereo, il Papa a tal proposito ha detto: “Vorrei dire che sul volo sorvoleremo il Venezuela: vi chiedo una preghiera anche per il Venezuela perché si possa fare il dialogo e perché il Paese ritrovi una bella stabilità con il dialogo con tutti”.

L’arrivo

All’aeroporto di Bogotà verrà accolto dal presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, per la cerimonia di benvenuto. In un’intervista a Il Messaggero, Santos ha spiegato che “la visita ha l’ obiettivo di motivarci a proseguire sulla via della riconciliazione” (in Colombia è in atto un difficile processo di pace tra Governo e guerriglieri delle Farc).

I negoziati tra le parti vanno avanti da quattro anni, seguiti con interesse dal Vaticano. In questo periodo – racconta il presidente colombiano – Papa Francesco “ha sempre pregato per la pace. Più volte ci ha chiesto di non perdere questa occasione per porre fine al dolore e alla sofferenza dopo da tanti anni di conflitto”. Nel settembre 2016, in occasione della firma di uno storico accordo tra Bogotà e Farc firmato a Cartagena, era presente il segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin.

Programma del viaggio

Il tema della pace sarà al centro dell’incontro che domani, 7 settembre, il Papa avrà nella Plaza de armas della Casa de Nariño con le autorità colombiane. Sempre domani il Vescovo di Roma si recherà nella Cattedrale di Bogotà, dove benedirà i fedeli e incontrerà i vescovi. Alle 16.30 locali celebrerà una Messa nel Parco Simon Bolivar.

Venerdì 8 settembre si sposterà in aereo a Villavicencio, dove l’evento principale sarà il grande incontro di preghiera per la riconciliazione nazionale nel Parque Las Malocas, alle 15.45 locali. In serata il rientro a Bogotà.

Il giorno successivo, sabato 9, partenza in aereo per Rionegro e poi in elicottero a Medellin, nel cui aeroporto celebrerà una Messa. Nel corso della giornata a Medellin, Bergoglio incontrerà sacerdoti, religiosi, consacrati e seminaristi con le loro famiglie.

Il rientro a Bogotà in serata e poi la mattina dopo andrà a Cartagena, dove il Papa si tratterrà per tutta la giornata di domenica 10 settembre. Qui benedirà la prima pietra di case per senzatetto e poi alle 12 terrà l’Angelus davanti alla chiesa di San Pietro Claver. Alle 16.30 locali Messa nell’area portuale del Contecar. In serata la cerimonia di congedo e poi il ritorno a Roma, previsto alle 12.40 ora italiana di lunedì 11 settembre.