Ordinati 16 nuovi sacerdoti

Non abbiate altro interesse se non il bene del popolo di Dio che vi è affidato. E per favore non stancatevi di perdonare gli altri, pensando ai vostri peccati e limiti”. Lo ha detto Papa Francesco ai 16 nuovi sacerdoti da lui ordinati questa mattina nella Basilica di San Pietro. A presentarli, nel rito, è stato il nuovo vicario di Roma, arcivescovo Angelo de Donatis

Seminari

Sei di loro si sono formati al Collegio diocesano Redemptoris Mater, cinque hanno studiato presso il Seminario Romano Maggiore, quattro appartengono alla Famiglia dei Discepoli e uno alla Piccola Opera della Divina Provvidenza (Don Orione) e ha compiuto il suo percorso presso la parrocchia di Ognissanti a via Appia. Hanno origini, esperienze di vita e carismi diversi ma per tutti la “chiamata” è stata fonte di gratitudine e speranza.

I nuovi sacerdoti

“E' per dire il mio 'grazie' a Dio che ho scelto la strada del sacerdozio – racconta al settimanale diocesano Roma Sette Thierry Randrianantenaina, 27 anni, originario del Madagascar e studente del Redemptoris Mater -. Il matrimonio dei miei genitori infatti si è salvato per pura grazia: è stato un segno di fedeltà che il Padre mi ha fatto sperimentare nella mia vocazione e che tuttora è seme di speranza nel mio futuro ministero“. Il padre ha avuto un problema di alcolismo che ha pesato sull'equilibrio familiare ma “l'accompagnamento della Chiesa, in particolare con l'esperienza del Cammino neocatecumenale – spiega – ci ha fatto sperimentare la misericordia di Dio”.

Anche la vocazione di Juraj Bakovi, 37 anni, croato, è maturata in seno al Cammino neocatecumenale insieme a quella di altri quattro ordinandi: il trentasettenne Phaolo Do Van Tan, originario del Vietnam, il coetaneo Thein Lwin, del Myanmar, il colombiano Fabio Alejandro Perdomo Lizcano, del 1982, e Moises Pineda Zacarias, nato a San Salvador nel 1990. Renato Tarantelli Baccari, della parrocchia San Giuseppe al Trionfale, 41 anni, è il più grande dei cinque ordinandi del Seminario Romano Maggiore: “La mia vocazione tardiva – racconta – è giunta dopo che già avevo improntato la mia vita affettiva e professionale come docente di Diritto tributario“; nove anni fa “un'esperienza dirompente“, quale il cammino da Lourdes a Santiago, “mi fece capire che volevo, ed ero, qualcosa di diverso. Mi sono sentito amato di una dolcezza e una tenerezza mai sperimentate: il Signore mi ha sorpreso e io ho sorpreso me stesso trovando il coraggio, senza riserve, di dire 'sì' alla Sua chiamata”. Anche Gabriele Nasca, della parrocchia Santa Maria Addolorata, 29 anni, ha sentito “cadere le difese e crollare le paure di fronte alla chiamata del Signore”; così come Emilio Cenani, 32 anni, e i diaconi Massimo Cunsolo, 28 anni, e Michele Ferrari, 26 anni.