Navarro Valls, “l'hidalgo” della comunicazione

E' stato definito l'”hidalgo”, il gentiluomo della comunicazione. Un anno fa si spegneva Joaquin Navarro Valls, il medico-giornalista spagnolo che ha rivoluzionato il modo di fare comunicazione del Vaticano. Direttore della Sala Stampa della S. Sede dal 1984 al 2006, fu lo storico portavoce di San Giovanni Paolo II, che lo chiamò a ricoprire quell'incarico,poi proseguito nei primi anni di pontificato di Benedetto XVI. Tra il professionista e il Papa polacco nacque un legame indissolubile, intessuto di stima reciproca e amicizia profonda. Chi a quell'epoca frequentava la Sala Stampa (ma anche tutti coloro che lo poterono vedere in televisione) ricorda la commozione autentica di Navarro negli ultimi giorni di vita del Pontefice. Quando terminò il suo servizio alla S. Sede, Navarro accettò l’incarico di presidente dell’Advisory Board dell’Università Campus Bio-Medico di Roma – scelta che ha confermato il prestigio dell’Università – e dal 2013 ha affiancato il presidente Paolo Arullani nella nascita e nella messa a fuoco delle finalità della Biomedical University Foundation, guidandone il Comitato dei Garanti. Anche in questo contesto ha lasciato un’impronta indelebile, con grande beneficio delle istituzioni sanitarie e dei pazienti.

Ora per ricordarne la figura proprio il professor Arullani, suo grande amico, ha curato l'edizione di un libro, “Joaquín Navarro Valls, ricordi, scritti, testimonianze“, edito da Ares (pag. 172, euro 19), che sarà presentato oggi in anteprima a Palazzo Altieri al termine del workshop “Can Benevolence change the world?”, un incontro di approfondimento sul concetto di “benevolenza” per promuovere una “cultura del dono” e la partecipazione attiva ai problemi della società.

Il libro, che sarà disponibile dal 16 luglio, è diviso in due parti: nella prima si tratteggia la figura del protagonista; nella seconda Navarro Valls prende direttamente la parola attraverso la pubblicazione finora inedita di alcuni suoi importanti contributi sul valore della persona umana, sulla leadership, sulla comunicazione istituzionale, sul rapporto paziente-persona, sulla missione dell’uomo. Pagine intense dentro cui riaffiora prepotente e dolcissima la paterna figura di Papa Wojtyla. Alcuni contributi autorevoli, fra cui spiccano quelli del cardinale Stanislao Dziwisz, già segretario di Giovanni Paolo II, di Gianni LettaBeatrice LorenzinSergio Marchionne e Mario Moretti Polegato impreziosiscono il ricordo di Navarro Valls completandone un ritratto poliedrico e umanissimo. Il fondatore della Geox parteciperà alla presentazione del libro: aveva voluto Navarro nel Comitato per l’etica e lo sviluppo sostenibile della sua azienda, posto che proprio pochi giorni fa è stato assegnato all'ex segretario dell'Onu Kofi Annan: “Ricordo ancora – ha detto Moretti Polegato in occasione della cooptazione di Annan parlando del Comitato – il contributo che ha dato Navarro e le sue parole continuano a risuonare e ad indicarci la direzione”.

Il workshop promosso dalla Biomedical University Foundation vuole approfondire le riflessioni di Navarro che, negli ultimi anni della sua vita, si è dedicato a riflettere sulla “benevolenza” come espressione più profonda e ricca di sfumature rispetto a quella di “filantropia”. La Fondazione ha come missione quella di assicurare, nel tempo ed in forma stabile, la crescita, lo sviluppo e la diffusione anche internazionale delle attività di didattica, assistenza sanitaria e ricerca dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, nonché la sua indipendenza ed autonomia, attraverso la promozione ed amministrazione del primo “Endowment Fund” in Italia (Fondo Patrimoniale Inalienabile) anticipando un’esigenza del Paese di creare fondi di dotazione per strutture private a servizio pubblico.