Mons. Semeraro: “Il lavoro per la riforma della curia romana è quasi concluso”

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Il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi

Ha preso il via oggi in Vaticano – e proseguirà fino al prossimo 13 settembre – la 21esima Riunione del Consiglio dei Cardinali Consiglieri. L’organismo – istituito da Papa Francesco il 28 settembre 2013 – ha il compito di aiutare il Santo Padre nel governo della Chiesa universale e di studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica Pastor bonus sulla Curia Romana.

La Costituzione del 1988

La Pastor Bonus (in lingua italiana Il Buon Pastore) è la Costituzione apostolica promulgata da papa Giovanni Paolo II il 28 giugno 1988; con essa è stata realizzata l’ultima riforma della Curia romana e delle sue Congregazioni. All’articolo 2 vengono riorganizzati i “Dicasteri” in cinque gruppi: la Segreteria di Stato della Santa Sede, le Congregazioni, i Tribunali ecclesiastici, i Pontifici Consigli e gli Uffici della Curia romana.

Il C9

Sulla imminente riforma dei dicasteri, Radio Vaticana ha intervistato il vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro, segretario del Consiglio dei Cardinali, il cosiddetto “C9”.

“Tutto è iniziato nell’ottobre 2013 – esordisce mons. Semeraro – con le relazioni sui diversi contributi che sono giunti dagli episcopati, dai dicasteri della Curia romana”. Lo scopo del C9 è dunque “Ascoltare, riflettere, verificare” e infine “fare una proposta al Papa”, perché il Consiglio di Cardinali “non delibera; il Consiglio di Cardinali propone al Papa”.

“Il percorso del processo di riforma della Curia romana – prosegue nell’interista – è oltre i tre quarti: si sta per completare a livello di proposta fatta al Papa. Sappiamo che egli ha reso noto molto presto alcuni accorpamenti di Pontifici Consigli”.

“Di grande rilevanza  spiega – è anche un altro Dicastero, la Segreteria per la Comunicazione, che assorbe delle funzioni certamente prioritariamente pastorali, quelle che diremmo fanno capo a quello che in precedenza era il Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali. Ma insieme con questo compito pastorale di orientamento, la Segreteria per la Comunicazione ha anche una enorme responsabilità amministrativa per il suo spessore; ma anche per la importanza del tema della comunicazione è un Dicastero centrale nel progetto di riforma della Curia”.

Gradualità

Tra qualche mese la revisione sarà completata. Da quel momento, il Papa “avrà a disposizione le proposte che riguardano tutti i Dicasteri e spetterà a lui decidere come e quando attuarle; al momento – conclude mons. Semeraro a Radio Vaticana – sta seguendo il progetto di un’attuazione graduale”.

Cardinali dai 5 continenti

All’atto dell’istituzione il Consiglio era costituito da otto cardinali, a cui si è aggiunto il cardinale Pietro Parolin nell’aprile 2014. Attualmente, i membri costituenti il Consiglio rappresentano tutti i continenti e sono:

Honduras, Cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, S.D.B., arcivescovo di Tegucigalpa.
Italia, Cardinale Giuseppe Bertello, presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano.
Cile, Cardinale Francisco Javier Errázuriz Ossa, arcivescovo emerito di Santigo del Cile.
India, Cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay.
Germania, Cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga.
Repubblica Democratica del Congo, Cardinale Laurent Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa.
Stati Uniti, Cardinale Sean Patrick O’Malley, O.F.M. Cap., arcivescovo di Boston.
Australia, Cardinale George Pell, prefetto della Segreteria per l’economia.
Italia, Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano.