Medio Oriente, Papa: “La spirale di violenza allontana la pace”

Rivestirsi di Cristo. Questo il senso del Battesimo, di cui ha parlato quest'oggi Papa Francesco in udienza generale. “Gli effetti spirituali di questo sacramento, invisibili agli occhi ma operativi nel cuore di chi è diventato nuova creatura, sono esplicitati dalla consegna della veste bianca e della candela accesa“, ha spiegato il Pontefice. “La veste bianca – ha proseguito -, mentre esprime simbolicamente ciò che è accaduto nel sacramento, annuncia la condizione dei trasfigurati nella gloria divina“. Mentre la consegna rituale della fiamma attinta al cero pasquale, “rammenta l'effetto del Battesimo” che consiste nel “ricevere la luce di Cristo”.

“Rinati nel Battesimo”

Ciò ricorda – ha aggiunto il Santo Padre – che Gesù, risorto dai morti, “ha vinto le tenebre del male”. Dunque, ricevuto questo sacramento, il cuore dei battezzati viene “infiammato”. “Per questo fin dall’antichità – ha detto Francesco – il sacramento del Battesimo è detto anche 'illuminazione' e i neofiti sono chiamati 'illuminati'”. E nel caso dei bambini, la cura di “alimentare la fiamma della grazia battesimale” nei piccoli spetta ai genitori, ha affermato ancora. Bambini che, “rinati del Battesimo”, riceveranno “la pienezza del dono dello Spirito nella Confermazione e parteciperanno all’Eucaristia, imparando che cosa significa rivolgersi a Dio chiamandolo 'Padre' nella santa Chiesa”. E propio il Padre Nostro conclude la celebrazione del Battesimo. Al termine della catechesi, che chiude il ciclo di quelle dedicate al Battesimo, il Papa ha rivolto ai fedeli un invito tratto dall'Esortazione apostolica Gaudete et exsultate: “Lascia che la grazia del tuo Battesimo fruttifichi in un cammino di santità. Lascia che tutto sia aperto a Dio e a tal fine scegli Lui, scegli Dio sempre di nuovo. Non ti scoraggiare, perché hai la forza dello Spirito Santo affinché sia possibile, e la santità, in fondo, è il frutto dello Spirito Santo nella tua vita (cfr Gal 5,22-23)”.

La preghiera per la pace e gli auguri per il Ramadan

Conclusa la catechesi, Papa Bergoglio ha manifestato la sua vicinanza ai popoli di Terra Santa e Medio Oriente, nonché la sua preoccupazione “per l'acuirsi delle tensioni” e “la spirale di violenza che allontana sempre più dalla via della pace, del dialogo e dei negoziati“. “Esprimo – ha continuato – il mio grande dolore per i morti e i feriti e sono vicino con la preghiera e l’affetto a tutti coloro che soffrono. Ribadisco che non è mai l’uso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza”. Di qui l'appello a tutte le parti in causa e alla comunità internazionale “a rinnovare l’impegno perché prevalgano il dialogo, la giustizia e la pace”. Non è mancato un augurio ai musulmani per il mese di Ramadan che inizia domani. “Che questo tempo privilegiato di preghiera e di digiuno aiuti a camminare sulla via di Dio che è la via della pace”, ha detto.