“La Pentecoste è l'impulso missionario”

La Pentecoste, che abbiamo celebrato domenica scorsa, è per la Chiesa ciò che per Cristo fu l’unzione dello Spirito ricevuta al Giordano, ossia la Pentecoste è l’impulso missionario a consumare la vita per la santificazione degli uomini, a gloria di Dio”. Dopo aver concluso, mercoledì scorso, il ciclo di catechesi sul Battesimo, a seguito della solennità della Pentecoste e con l'inizio del tempo ordinario, Papa Francesco introduce una nuova sequela con al centro il tema della Confermazione.

“Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo”. La riflessione del Pontefice parte dall'appello di Gesù ai discepoli, contenuto nel Vangelo di San Matteo. “Queste sono immagini che fanno pensare al nostro comportamento – spiega – perché sia la carenza sia l’eccesso di sale rendono disgustoso il cibo, così come la mancanza e l’eccesso di luce impediscono di vedere”. E dunque solo “lo Spirito di Cristo” – osserva -può rendererci “sale che dà sapore e preserva dalla corruzione, e luce che rischiara il mondo”.

Questa capacità – prosegue – è un dono che riceviamo con il sacramento della Confermazione, che prende il nome dal fatto che “conferma il Battesimo e ne rafforza la grazia”, ma – precisa Francesco – è chiamata anche Cresima, “dal fatto che riceviamo lo Spirito mediante l’unzione con il 'crisma' – olio misto a profumo consacrato dal Vescovo –, termine che rimanda a 'Cristo', l’Unto di Spirito Santo”. Il nostro compito è allora “conformarsi a Cristo che opera nella santa Chiesa, lasciandosi coinvolgere nella sua missione nel mondo. A ciò provvede l’unzione dello Spirito Santo”. Del resto, come recita l'invocazione allo Spirito Santo, “senza la forza dello Spirito Santo non possiamo fare nulla”, ed “è lo Spirito a darci la forza come tutta la vita di Gesù fu animata dallo Spirito, così pure la vita della Chiesa e di ogni suo membro sta sotto la guida del medesimo Spirito”.

Papa Bergoglio ricorda che, “concepito dalla Vergine per opera dello Spirito Santo, Gesù intraprende la sua missione dopo che, uscito dall’acqua del Giordano, viene consacrato dallo Spirito che discende e rimane su di Lui”. Dunque il “'Respiro' del Cristo Risorto riempie di vita i polmoni della Chiesa“. La Pentecoste – continua – “è per la Chiesa ciò che per Cristo fu l’unzione dello Spirito ricevuta al Giordano, ossia la Pentecoste è l’impulso missionario a consumare la vita per la santificazione degli uomini, a gloria di Dio”. Ma come si testimonia la ricezione dello Spirito? “Dal compimento delle opere dello Spirito” e “se pronunciamo parole insegnate dallo Spirito”, afferma Francesco. “La testimonianza cristiana consiste – conclude il Papa – nel fare solo e tutto quello che lo Spirito di Cristo ci chiede, concedendoci la forza di compierlo”. Al termine dell'Udienza, l'invito a recitare il Santo Rosario per tutti i giorni restanti di maggio, mese dedicato alla Vergine Maria, e il saluto ai fedeli cattolici cinesi, che domani celebrano la festa della Beata Vergine Maria “Aiuto dei cristiani”, particolarmente venerata nel santuario di Sheshan, presso Shanghai.