La marcia interreligiosa in memoria dell’11 settembre

E'stata battezzata “Unity walk”, la marcia interreligiosa che da 14 anni fa memoria dell’11 settembre percorrendo Massachusset avenue, il viale storico di Washington DC, dove sono ospitati i maggiori monumenti ed edifici di culto.

Speranza per il domani

Quest’anno, si legge sul Sir, hanno marciato l’arcivescovo di Washington, mons. Wilton Gregory, il rabbino della congregazione ebraica di Washington, Bruce Lustig, esponenti della comunità musulmana, sik e di varie denominazioni cristiane. La marcia è ormai una tradizione per la città e mette in evidenza il potenziale non solo spirituale ma civile offerto da persone di tutte le fedi che si impegnano nella conoscenza, nel rispetto, nel dialogo. L’arcivescovo di Washington ha ricordato che la marcia era iniziata in risposta alla violenza degli attacchi terroristici, ma oggi “non è più una risposta alla violenza, è la speranza per il domani; perché mentre tante forze nella società americana sostengono che non siamo destinati a vivere insieme in pace e in armonia, questa passeggiata prova esattamente il contrario perché stiamo camminando insieme verso il futuro”. Il tema della polarizzazione estrema e delle divisioni interne al Paese è stato toccato da tutti i rappresentanti religiosi che, a più riprese, hanno sottolineato l’importanza di compiere gesti quotidiani di gentilezza e riconciliazione verso tutti. Il tema della manifestazione di quest’anno, “Abbracciare lo straniero”, ha ispirato gli organizzatori nel preparare un poster da distribuire a tutti i partecipanti, con citazioni sull’accoglienza tratte dalle Sacre Scritture di tutte le fedi. Non è poi mancata la festa, animata dalle percussioniste afro-brasiliane Batala e dalle marionette colorate che hanno accompagnato il pellegrinaggio del gruppo in dieci luoghi sacri distribuiti sul percorso. La passeggiata si è conclusa davanti alla statua del Mahatma Gandhi in onore del 150° anniversario della sua nascita e per ricordare che “le persone vogliono la pace e vogliono una reciproca comprensione”, hanno spiegato gli organizzatori, annunciando che durante l’anno nel consiglio interreligioso della città si affronteranno i temi della Laudato si’ e, come segno di cura comune dell’ambiente, si offriranno soluzioni concrete per migliorare il trasporto pubblico della città.