La lezione sulla santità di Papa Francesco: “I Santi hanno vissuto coi piedi per terra”

Una chiamata per tutti. Sgombera il campo ai luoghi comuni sulla santità, Papa Francesco nell'Angelus pronunciato quest'oggi: “I Santi e le Sante di ogni tempo […] non sono semplicemente dei simboli, degli esseri umani lontani, irraggiungibili. Al contrario, sono persone che hanno vissuto con i piedi per terra; hanno sperimentato la fatica quotidiana dell’esistenza con i suoi successi e i suoi fallimenti, trovando nel Signore la forza di rialzarsi sempre e proseguire il cammino” ha detto il Pontefice.

Il video dell'Angelus del 1 novembre 2019 – Video © Vatican Media

La santità come “dono”

Combattere i cliché sui Santi significa anche togliere loro la maschera di super-uomini. La santità – puntualizza Papa Francesco – è un dono, cioè: “qualcosa che non possiamo comperare o barattare, ma accogliere, partecipando così alla stessa vita divina mediante lo Spirito Santo che abita in noi dal giorno del nostro Battesimo”. Per il Pontefice, questa grazia di Dio è la consapevolezza di essere in comunione con Lui. Richiamando San Paolo e Sant'Agostino, anche Papa Benedetto XVI nell'udienza generale del 13 aprile 2011 aveva richiamato alla santità come unione con Cristo: “La santità, la pienezza della vita cristiana non consiste nel compiere imprese straordinarie, ma nell'unirsi a Cristo, nel vivere i suoi misteri, nel fare nostri i suoi atteggiamenti, i suoi pensieri, i suoi comportamenti. La misura della santità è data dalla statura che Cristo raggiunge in noi, da quanto, con la forza dello Spirito Santo, modelliamo tutta la nostra vita sulla sua”. 

Il Papa emerito Benedetto XVI – Foto © Vatican Media

La santità come “vocazione”

Ma la santità – ricorda il Pontefice – ci chiama anche alla responsabilità: “La santità è una risposta al dono di Dio“: “In questa prospettiva, è importante assumere un serio e quotidiano impegno di santificazione nelle condizioni, nei doveri e nelle circostanze della nostra vita, cercando di vivere ogni cosa con amore, con carità” ricorda Papa Francesco. Il Papa puntualizza, dunque, che il Santo non sta in una nicchia, ma s'innesta nella realtà del mondo pur camminando verso “la Città Santa”. A fare da bussola in questo cammino, che non è privo di ostacoli e prove, è la speranza: “La speranza ci dà la forza di andare avanti” ha ricordato Papa Francesco. In questo modo, possiamo ravvisare, vivo delle nostre realtà, quella che il Pontefice chiamo “la santità della porta accanto“, cioè di coloro che “vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio”. Dopo la preghiera dell'Angelus il Papa ha poi ricordato che “i Santi sono il legame tra la Chiesa della Terra e quella del Cielo” e, quindi, fonte di vita oltre la morte. Solo unendo la morte e la vita come la liturgia del Tempo Ordinario fa nel passaggio dal 1 al 2 novembre, si percorre la via della Santità con più coraggio.

Papa Francesco – Foto © Vatican Media