“L'insoddisfazione campo perfetto per la semina del diavolo”

A volte i cristiani “cedono al fallimento”, lasciando spazio alle lamentele e all'insoddisfazione che è “il campo perfetto per la semina del diavolo”. E' quanto ha detto Papa Francesco, questa mattina, durante la messa celebrata nella cappella di Casa Santa Marta, riflettendo sulla “stanchezza” che ci toglie la speranza. 

Lo spirito di insoddisfazione

“La stanchezza è selettiva – ha proseguito il Pontefice, come riporta Vatican News – sempre ci fa vedere il brutto del momento che stiamo vivendo e dimenticare le cose buone che abbiamo ricevuto. E noi, quando siamo in desolazione, non sopportiamo il viaggio e cerchiamo rifugio o negli idoli o nella mormorazione, o tante cose… Questo è un modello per noi. E questo spirito di stanchezza in noi cristiani ci porta anche a un modo di vivere insoddisfatto: lo spirito di insoddisfazione. Tutto non ci piace, tutto va male… lo stesso Gesù ci ha insegnato che questo quando dice di questo spirito di insoddisfazione che noi siamo come bambini che giocano”. 

La desolazione è del serpente

Il Pontefice, commentando le letture del giorno, ha continuato a spiegare che è così che vivono tanti cristiani, che a volte hanno anche paura delle consalzioni. “Vivono lamentandosi, vivono criticando, vivono nella mormorazione, vivono insoddisfatti – ha continuato – Noi cristiani tante volte non sopportiamo il viaggio. E la nostra preferenza è l'attacamento al fallimento, cioè la desolazione. La desolazione è del serpente: il serpente antico, quello del Paradiso terrestre. E' un simbolo, qui: lo stesso serpente che aveva sedotto Eva e questo è un modo di far vedere il serpente che hanno dentro, che morsica sempre nella desolazione”. “Siamo più attaccati all'insoddisfazione, alla stanchezza, al fallimento – ha concluso il Pontefice – Il Signore ci liberi da questa malattia“.