L'albero e il presepe di papa Francesco

Oggi il cardinale Giuseppe Bertello e il vescovo Fernardo Vérgez Alzaga, rispettivamente presidente e segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, inaugureranno il presepe e l'illuminazione dell'albero di Natale allestito in piazza san Pietro.

Riferimenti al territorio

“Sarà esposto nell'Aula Paolo VI anche il dono a Papa Francesco- riferisce Vatican News-.Si tratta di un Presepe artistico a cura dei volontari del “Gruppo Presepio Artistico Parè di Conegliano”, che da quasi 15 anni allestisce presepi artistici di varia ambientazione e ispirazione, nei locali della parrocchia “Beata Vergine Maria di Fatima”. Il presepe in Aula Paolo VI è carico di riferimenti al territorio veneto: la Sacra Famiglia troverà ospitalità nell'ottocentesca Casera di Malgfa Fittanze, in quel luogo di Erbezzo (Vr)“. La Lessinia, con i suoi “stalloni” caratterizzati da gotici archi a sesto acuto, ci rimanderà all'immaginario dell'umile grotta dove nacque il Salvatore, rappresentato (come tutti i personaggi) da statue lignee interamente scolpite a mano alte 120 centimetri: vere e proprie opere d'arte, concepite dall'esperienza dei maestri di Ortisei in Val Gardena (Bz), i quali, di generazione in generazione, si tramandano le competenze nella scultura, nella pittura e nella sartoria. “L'impianto di illuminazione artistica è a basso impatto ambientale e funzionale agli scenari richiesti, grazie ai led regolabili nell'intensità luminosa, nella temperatura di colore e nei tempi di accensione”. Come l'alberto ed il Presepe in piazza san Pietro, il Presepe di Conegliano rimarrà esposto fino al 12 gennaio 2020.  L'inaugurazione si terrà appunto oggi pomeriggio, l'albero e il presepe resteranno in piazza San Pietro fino al 12 gennaio 2020“. 

Ricordo della tempesta

Proviene da Scurelle, il comune della Valsugana in provincia di Trento, il Presepe allestito in piazza San Pietro per il Natale 2019. Giunge, invece, dall’Altipiano di Asiago l'imponente abete rosso, alto circa 26 metri, con diametro di 70 centimetri, che verrà innalzato accanto al Presepe. È stato donato insieme con una ventina di alberi più piccoli dal Consorzio di usi civici di Rotzo-Pedescala e San Pietro in provincia di Vicenza. Albero e Presepe sono legati insieme dal comune ricordo della tempesta dell'ottobre-novembre 2018 che devastò molte zone del Triveneto. Stamattina le delegazioni di Scurelle, del Consorzio di usi civici di Rotzo Pedescala e San Pietro e del Gruppo Presepio Artistico Parè di Conegliano saranno ricevute in udienza da Papa Francesco per la presentazione ufficiale dei doni. Il Presepe di Scurelle realizzato quasi interamente in legno. “È composto da due elementi architettonici caratteristici della tradizione trentina. Si tratta di due strutture in legno lavorato con tavole grezze- evidenzia Vatican News-. È il cosiddetto sistema di copertura “alla trentina”, realizzato con tetto a scàndole (il tetto a scàndola è un antichissimo sistema costruttivo utilizzato per realizzare coperture con assi a spacco e scaglie di legno piatti). Nelle due strutture vengono alloggiati 20/25 personaggi a dimensione naturale (altezza delle statue 1,80 metri circa) in legno policromo”.

Terra dei pascoli

La Sacra Famiglia è collocata sotto la struttura più grande. Intorno alla scena centrale trovano spazio altri personaggi: Re Magi, pastori, animali, oggetti e piante. In particolare, in ricordo della tempesta dell'ottobre-novembre 2018, vengono collocati come sfondo del paesaggio alcuni tronchi di legno provenienti dalle zone colpite dai nubifragi. Il Presepe di Conegliano,richiama direttamente come ambientazione le antiche stalle fienile della Lessinia (“terra usata e preparata per i pascoli”), una zona geografica delle Prealpi Venete. La struttura ricorda le costruzioni ad arco a sesto acuto: una costruzione geometrica, di ispirazione gotica, consistente nel tracciato di due archi congiunti con i mattoni, “conci”, disposti radialmente sfruttandone l’attrito fra di essi. Ad arricchire l’opera sarà presente un capitello che rappresenta la celebre opera “Madonna con Bambino” di Cima da Conegliano, importante pittore rinascimentale. Le figure che verranno inserite nel Presepe avranno un’altezza di circa 125 centimetri e indosseranno abiti della tradizione veneta.

Illuminazione decorativa

L'abete rosso utilizzato per l'albero di Natale proviene dai boschi di cui è ricco il territorio del comune di Rotzo e le frazioni di Pedescala e San Pietro. La superficie boschiva, infatti, si estende su una superficie di oltre 1.880 ettari in cui si trovano in maggioranza specie quali l’abete rosso, l’abete bianco, il larice, oltre ad esemplari di faggi, ma in maniera più sporadica. In sostituzione delle piante rimosse verranno ripiantati 40 abeti per reintegrare i boschi gravemente danneggiati dalla tempesta del 2018. L’addobbo e l'illuminazione dell'albero è a cura della Direzione Infrastrutture e Servizi del Governatorato in collaborazione con la Osram S.p.A. e Osram gmbh che offre, puntualizza Vatican Newsun sistema di illuminazione decorativa ad alta resa cromatica, di ultima generazione, volto a limitare l’impatto ambientale ed il consumo energetico.