Inizia il mandato di monsignor Hoser

Ha avuto inizio ieri, domenica 22 luglio, il ministero di visitatore apostolico a Medjugorje di monsignor Henryk Hoser con una messa solenne da lui presieduta. L'arcivescovo polacco è stato nominato da Papa Francesco lo scorso 31 maggio. Nella nota vaticana ufficiale veniva spiegato che l'incarico si poneva “la finalità di assicurare un accompagnamento stabile e continuo della comunità parrocchiale di Medjugorje e dei fedeli che vi si recano in pellegrinaggio, le cui esigenze richiedono una peculiare attenzione”.

L'omelia

Nell'omelia domenicale, mons. Hoser ha invitato i fedeli a seguire la strada tracciata dal Vangelo perchè “il Signore ci dà un incomparabile esempio e modello missionario“ mostrando compassione per tutti quelli che lo seguivano “come pecore che non hanno pastore”. Il visitatore apostolico ha voluto sottolineare la peculiarità di Medjugorje che riesce ad attirare non solo pellegrini di tutto il mondo ma anche chi non ha mai creduto o ha smesso di farlo: “Ma la parola 'lontani' significa ancora un’altra cosa; significa una situazione esistenziale di tanti che si sono allontanati da Dio, da Cristo, dalla loro Chiesa e dalla luce che dà senso alla vita, per orientarla e darle lo scopo vitale degno, che vale la pena di essere vissuto”. Monsignor Hoser ci ha tenuto a ribadire come la devozione popolare nella cittadina bosniaca non sia affatto in contrasto con la dottrina di sempre, riconoscendo che in essa si registra la necessaria “subordinazione al culto che si presta a Cristo”.

Il ruolo di Hoser

Nei compiti dell'inviato papale non ci sarà quello di occuparsi delle apparizioni mariane, argomento che resta nelle competenze della Congregazione per la Dottrina della Fede guidata dal Cardinal Ladaria Ferrer. Proprio da un'intervista di monsignor Hoser concessa ad Aleteia c'era stato il via libera dato ai pellegrinaggi nella città balcanica: “le diocesi e altre istituzioni possono organizzare pellegrinaggi ufficiali” – aveva detto l'allora Inviato Speciale della Santa Sede –  “non ci sono più problemi. Il culto non è proibito e non deve svolgersi di soppiatto”.