Indonesia: ad Aceh la Sharia è imposta anche ai non islamici

La situazione nella città indonesiana di Aceh è molto complicata. Si rischia, come temono gli attivisti e i gruppi pro diritti umani, una “tirannia della maggioranza sulla minoranza, coi non musulmani costretti ad adottare norme che non sono in conformità con il loro credo religioso”.
Aceh è da sempre considerato un “territorio speciale” dell’Indonesia, situato sulla punta settentrionale dell’isola di Sumatra, con una popolazione di circa 4,2 milioni abitanti che comprende una rilevante componente islamica. Lo scorso 27 settembre il gruppo parlamentare uscente è riuscito a far approvare alla Camera una norma che impone il rispetto della Sharia su tutto il territorio.

I parlamentari della provincia di Aceh hanno vinto la battaglia ottenendo l’introduzione delle cosidette “Quanun Jinayat” ovvero le regole di condotta basate sulla legge islamica. Tutto questo, per chi sta all’opposizione, non può che creare enormi disagi anche perché l’estensione delle norme pro-sharia ai non musulmani di Aceh costituisce una palese violazione della Costituzione indonesiana del 1945 e degli stessi “Pancasila”, i principi ispiratori del moderno Stato, basati sul pluralismo e la libertà religiosa.

Alla protesta contro il provvedimento partecipa anche la Hakka Chinese Association di Aceh, contraria soprattutto all’obbligo del velo per le donne. Musda Mulia, una professoressa e attivista di primo piano afferma di essere “al 100% contraria” all’applicazione della legge islamica ai non musulmani aggiungendo che “qualsiasi delibera dovrà essere valutata con attenzione dalle massime autorità di tutto il Paese ma soprattutto dal governo centrale” e aggiunge “che le norme appena approvate sono molto discriminatorie e potenzialmente contraddittorie e si prestano a numerose contraddizioni”.
Contario è anche Sumanto Al Qurtuby, studioso del “Nahdlatul Ulama”, il più noto movimento musulmano moderato, il quale fa notare che “Jakarta deve contrastare proposte di legge confessionali che mettono in pericolo l’unità nazionale della Repubblica di Indonesia”.

Le “Quanun Jinayat” sono regole che già dalla loro prima apparizione, una decina di anni fa, hanno subito dato adito a crescenti episodi di intolleranza e violenze. La ricerca portata avanti dall’Indonesian Human Right for Women ci dice che solo nel biennio 2011/2012 ci sono stati almeno 1060 casi di maltrattamento delle donne nella provincia di Aceh e un incremento delle violenze domestiche.