IN VATICANO “IL TRENO DEI BAMBINI” CON LE FAMIGLIE

Questa mattina poco dopo le 10:30 è giunto alla Stazione della Città del Vaticano il “Treno dei bambini”, un Frecciargento speciale con a bordo 200 bambini coinvolti, loro malgrado, in situazioni disagiate. Quest’anno il treno, messo a disposizione da Trenitalia, ha ospitato i figli di detenuti e detenute provenienti da Bari e Trani. Al suo arrivo nella Stazione Vaticana sono stati poi raggiunti da altri bambini della Diocesi di Roma, nelle stesse condizioni familiari. Un’iniziativa promossa dal “Cortile dei Gentili”, una struttura del Pontificio Consiglio della Cultura dedicata ai minori in situazione di disagio.

Un saluto molto speciale è stato rivolto al Papa dai bambini, che al suo arrivo, a mezzogiorno, davanti all’Aula Paolo Vi, lo hanno salutato facendo librare nel piazzante antistante la sala delle udienze, tanti aquiloni colorati, che simboleggia il tema scelto quest’anno: il “Volo”, perché l’associazione vuole offrire ai più piccoli che vivono con le loro madri una quotidianità fatta di carcere e a quelli che vivono la separazione dalla loro mamma detenuta, una giornata per “volare via”, evadere con la fantasia dalla realtà con cui sono costretti a fare i conti tutti i giorni. Molti bambini sono andati tutti incontro al pontefice gridando con gioia “evviva il Papa”. Alcuni lo hanno abbracciato, altri hanno chiesto di potersi scattare un selfie con lui. Quindi il gruppetto di bimbi si è stretto attorno alla figura del Santo Padre per l’ingresso nell’Aula Nervi.

“Non smettete mai di sognare!” è stata la raccomandazione di Papa Francesco ai bimbi festanti, che ha poi interrogato: “Adesso vi rivolgo una domanda difficile: una ragazza che non riesce a sognare com’e?” In coro i bambini seduti davanti a lui hanno risposto “infelice”. “Infelice – ha ripetuto il Papa – perché sognare fa aprire le porte della felicità mentre chi non sogna ha il cuore chiuso. E com’è il cuore chiuso?”, ha domandato. Una bambina ha detto: “Quando non ascoltiamo la Parola di Dio e di Gesù”. Il Papa l’ha chiamata a se e le ha detto: “Hai detto una cosa bella, sei stata brava, ripetiamola: non smettete mai di sognare e di ascoltare la Parola di Gesù, perché Gesù allarga il cuore e ama tutti”. L’incontro si è concluso con la preghiera del Padre Nostro e la benedizione.

Padre Laurent Mazas, direttore de “Il Cortile dei Gentili”, spiega che “Il treno vuole dare forza e far capire ai bambini che la famiglia è la forza che ti fa andare avanti nei momenti tristi della vita. Alcuni di questi bambini sono nati in carcere e poi a tre anni sono stati giustamente portati fuori e sono andati a vivere con nonni o parenti. Hanno vissuto, quindi, anche questa separazione dalla madre. Hanno, però, trovato un familiare, il più delle volte – altre volte delle strutture – che li ha accolti e che cerca di far sentire loro il senso della famiglia. Questa è una cosa che vogliamo veramente specificare quest’anno: la forza della famiglia. Anche se capitano cose tristi e cose buie nella vita di un familiare, la famiglia c’è e continua a proteggere, per quanto è possibile, i suoi piccoli”.