Il Pontefice rafforza le norme per la tutela dei minori

Papa Francesco ha deciso di rafforzare l'assetto istituzionale e normativo “per prevenire e contrastare gli abusi contro i minori e le persone vulnerabili”. Lo fa con un Motu proprio e la nuova legge 297 che entreranno in vigore dal primo giugno 2019. “Ad un mese dalla conclusione dell'incontro sulla Protezione dei Minori in Vaticano, voluto con forza da Papa Francesco, vengono oggi pubblicati tre documenti di grande rilevanza che rispondono all'esigenza di concretezza manifestata dal Popolo di Dio nell'affrontare la piaga degli abusi sui minori. Si tratta del primo importante passo in seguito al Summit delle Conferenze Episcopali, già annunciato il 24 febbraio scorso”. E' quanto affermato, a mezzo di un comunicato stampa, dal direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, che ha voluto sottolineare l'importanza che i tre documenti siano firmati dal Pontefice. “Questo insieme di atti rafforza la protezone dei minori attraverso il potenziamento dell'assetto normativo – ha aggiunto – “Il Santo Padre auspica che, anche grazie a queste norme che riguardano lo Stato della Città del Vaticano e la Curia Romana, maturi in tutti la consapevolezza che la Chiesa debba sempre più essere una casa sicura per i bambini e per le persone vulnerabili“. 

Il Motu proprio

L'emanazione del documento era stata annunciata al termine del summit sulla protezione dei minori che si è svolto in Vaticano il mese scorso. Nella lettera, Papa Francesco spiega che con queste nuove norme desidera che, nella Curia Romana e nello Stato Città del Vaticano, “sia mantenuta una comunità rispettosa e consapevole dei diritti e dei bisogni dei minori e delle persone vulnerabili, nonché attenta a prevenire ogni forma di violenza o abuso fisico o psichico, di abbandono, di negligenza, di maltrattamento o di sfruttamento che possano avvenire sia nelle relazioni interpersonali che in strutture o luoghi di condivisione; maturi in tutti la consapevolezza del dovere di segnalare gli abusi alle Autorità competenti e di cooperare con esse nelle attività di prevenzione e contrasto; sia efficacemente perseguito a norma di legge ogni abuso o maltrattamento contro minori o contro persone vulnerabili”. E ancora: “sia riconosciuto a coloro che affermano di essere stati vittima di sfruttamento, di abuso sessuale o di maltrattamento, nonché ai loro familiari, il diritto ad essere accolti, ascoltati e accompagnati; sia offerta alle vittime e alle loro famiglie una cura pastorale appropriata, nonché un adeguato supporto spirituale, medico, psicologico e legale; sia garantito agli imputati il diritto a un processo equo e imparziale, nel rispetto della presunzione di innocenza, nonché dei principi di legalità e di proporzionalità fra il reato e la pena”. 

Infine, “venga rimosso dai suoi incarichi il condannato per aver abusato di un minore o di una persona vulnerabile e, al contempo, gli sia offerto un supporto adeguato per la riabilitazione psicologica e spirituale, anche ai fini del reinserimento sociale; sia fatto tutto il possibile per riabilitare la buona fama di chi sia stato accusato ingiustamente; sia offerta una formazione adeguata per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili”. Tra i punti stabiliti dal Papa, quello che, “fatto salvo il sigillo sacramentale“, chiunque lavori in Curia, i nunzi e i diplomatici, i dirigenti di vario livello, “sono obbligati a presentare, senza ritardo, denuncia al promotore di giustizia presso il tribunale dello Stato della Città del Vaticano ogniqualvolta, nell'esercizio delle loro funzioni, abbiano notizia o fondati motivi per ritenere che un minore o una persona vulnerabile sia vittima di uno dei reati di cui all'articolo 1 della Legge N. 297″.

La nuova legge n. 297

La legge n. 297  dispone che i reati all'articolo 1 “sono perseguibili d'ufficio” e “il termine di prescrizione è di venti anni e decorre, in caso di offesa ad un minore, dal compimento del suo diciottesimo anno di età”. L'originale della legge, munito del sigillo dello Stato, dovrà essere depositato nell'Archivio delle leggi dello Stato della Città del Vaticano ed il testo corrispondente sarà pubblicato, oltre che nel supplemento degli Acta Apostolicae Sedis, mediante affissione nel cortile di San Damaso, alla porta degli uffici del governatorato e negli uffici postali dello Stato.