Il Papa: “Fare la pace per imitare Dio”

Nella messa celebrata questa mattina a Casa Santa Marta, Papa Francesco è tornato a parlare del periodo di Avvento in cui siamo entrati e lo ha definito “un tempo per prepararci a questa venuta del Principe della pace. Un tempo per pacificarsi”. Troppe volte capita di non essere in pace, di stare in ansia, senza speranza. Il Pontefice ci invita a guardarci dentro, a domandare al Signore la pace necessaria per l'incontro con Lui e ci ammonisce a non guardare l'anima altrui. A volte, si vive in ansia anche fra i propri cari: “Ci sono – ha detto il Papa – tante tristezze nelle famiglie, tante lotte, tante piccole guerre, tanta disunione delle volte”. Chiedere la pace serve anche ad abbattere quei “muri che ci separano” nel contesto familiare. 

Contro il bullismo

Il tempo di Avvento deve servire anche ai bambini e va utilizzato dagli adulti per trasmettere loro il messaggio della pace. Francesco ha detto: “domandiamo ai bambini; 'cosa fai a scuola? Quando c’è un compagno, una compagna che non ti piace, è un po’ odioso o è debole, tu fai il bullismo o fai la pace? cerchi di fare pace? Perdono, tutto?'. Artigiani di pace. Ci vuole questo tempo di Avvento, di preparazione alla venuta del Signore che è il Principe della pace”. 

La pace fa bene a tutti

L'omelia di Bergoglio si è poi concentrata ad evidenziare i benefici insiti nella pace che è feconda perchè “incomincia dall’anima e poi torna all’anima dopo aver fatto tutto questo cammino di pacificazione“. Uno stimolo in più ad impegnarsi in tal senso viene dal fatto che, come ha fatto notare il Pontefice, “fare la pace è un po’ imitare Dio“. Infatti, ha spiegato Francesco,quando (Lui) ha voluto fare la pace con noi e ci ha perdonati, ci ha inviato Suo Figlio a fare la pace, ad essere il Principe della pace”. Non serve essere istruiti per trasformarsi in “artigiani di pace”: “Tu non hai studiato, non sei sapiente…Fatti piccolo, fatti umile, fatti servitore degli altri. Fatti piccolo e il Signore ti darà la capacità di capire come si fa la pace e la forza di farla”. 

Fermarsi davanti al pericolo di piccole guerre

Occorre fermarsi “ogni volta che noi vediamo che c’è la possibilità di una piccola guerra sia a casa sia nel mio cuore sia a scuola”, ha detto il Papa. La priorità deve essere “mai ferire l’altro”. E questo sforzo richiede di “non sparlare degli altri, non buttare la prima cannonata”. “Se tutti noi facessimo solo questo – ha osservato il Pontefice – la pace andrebbe più avanti“.