Il Papa è in Mozambico

Ungheria

Sandiere, cori, visi sorridenti e anche una delegazione diplomatica pronta al grande evento: c'era tutto questo a Maputo, in Mozambico, dove Papa Francesco è atterrato per la prima tappa del suo viaggio apostolico (il 31esimo) nell'Africa meridionale che, nei prossimi giorni, lo porterà anche in Madagascar e Maurizio. A ricevere il Pontefice in aeroporto, il presidente della Repubblica Filipe Nyusi, al timone di un Paese reduce da lunghi anni di guerra civile e reduce da un recentissimo accordo di pace con la Renamo. Poco prima di imbarcarsi per Maputo, il Santo Padre aveva condiviso lo scopo del suo viaggio: “Invito tutti ad unirvi alla mia preghiera perché Dio, Padre di tutti, consolidi in tutta l'Africa, la riconciliazione fraterna, unica speranza per una pace solida e duratura”.

Il viaggio 

Sorvola il Mar Mediterraneo e il suo pensiero va alla distesa dell'Oceano Atlantico dove si sta consumando la furia dell'uragano Dorian, alle vittime della tempesta in corso sulle isole Bahamas: “Vorrei invitarvi, ognuno nel suo cuore, a fare una preghiera per le vittime […]. È povera gente che di colpo, da un giorno all’altro, perde la casa, perde tutto, anche la vita” ha detto Papa Francesco sul volo che lo stava portando a Maputo, in Mozambico, dove avrebbe avuto inizio il suo viaggio apostolico nel Continente nero: “Ognuno nel suo cuore faccia una preghiera per questi fratelli e sorelle che stanno soffrendo per questi uragani nelle Bahamas” ha, infine, chiosato, prima di sedersi nel suo posto riservato. 

Tra saluti e ringraziamenti

Poco prima, il Pontefice, come di consueto, si è recato a salutare gli operatori dei media che lo accompagnano nel viaggio e, nella persona di mons. Mauricio Rueda, Responsabile dell'organizzazione dei Viaggi internazionali del Santo Padre, ha voluto salutare e ringraziare il nuovo direttore della Sala Stampa Vaticana, Matteo Bruni, fresco di nomina. Prendendo la parola, il Pontefice ha ringraziato i giornalisti che saranno presenti durante il viaggio – una settantina, fra cui quattro provenienti dal Mozambicotre dalla Repubblica di Maurizio e una giornalista dal Madagscar – per poi soffermarsi a salutare, sebbene assente, la decana dei vaticanisti, Valentina Alazraki, ringraziandola per la sua nuova pubblicazione riguardante le donne maltrattate: “Davvero un gioiello per far capire il dolore e lo sfruttamento delle donne nel giorno d'oggi” ha detto il Papa.