Il Papa: “Panama diventa terra di sogni”

Panama non è solo un punto strategico per il commercio e per il transito di persone, ma da oggi si trasforma in un “hub” di speranza. “Offrendo ospitalità ai sogni di questi giovani, Panama diventa terra di sogni che sfida tante certezze nel nostro tempo e crea orizzonti vitali, che indicano una nuova consistenza al procedere con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione verso gli altri. Durante questo tempo saremo testimoni dell'apertura di nuovi canali di comunicazione e comprensione, di solidarietà, di creatività e aiuto reciproco; canali a misura d'uomo che diano impulso all'impegno e rompano l'anonimato e l'isolamento di un nuovo modo di costruire la storia”. E' quanto ha detto Papa Francesco rivolgendosi al presidente Juan Carlos Varela, durante l'incontro con le autorità al Palacio de Las Garzas, a Panama, dove si trova in occasione della XXXIV Giornata mondiale della gioventù.  

Tutti devono poter sognare il futuro

Un altro mondo è possibile, lo sappiamo e i giovani ci invitano a coinvolgerci nella sua costruzione affinché i sogni non rimangano qualcosa di effimero o etereo, affinché diano impulso ad un patto sociale nel quale tutti possano avere l'opportunità di sognare un domani: anche il diritto al futuro è un diritto umano – ha aggiunto il Papa rivolgendosi ai presenti – In questo orizzonte sembrano prendere corpo le parole di Ricardo Mirò, il quale, cantando alla patria tanto amata, diceva: 'Perché vedendoti o Patria, si direbbe che ti ha formato la volontà divina, affinché sotto il sole che ti illumina si unisse in te l'umanità intera (Patria de mis amores)'. Vi rinnovo il mio ringrazimento per tutto quello che avete fatto affinché questo incontro fosse possibile ed esprimo a lei, Signor Presidente, a tutti i presenti e a coloro che ci seguono attraverso i mezzi di comunicazione, i miei migliori auspici per una rinnovata speranza e gioia nel servizio del bene comune. Santa Maria la Antigua benedica e protegga Panama“.