Il Papa: “La fame si sconfigge con lo sviluppo rurale”

Papa Francesco si è recato oggi, 14 febbraio, nella Sede della Fao all'Aventino per presenziare alla cerimonia di apertura della 42esima Sessione del Consiglio dei Governatori del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (Ifad), Agenzia delle Nazioni Unite a Roma. 

Discorso

Nel discorso pronunciato in spagnolo al Consiglio dei Governatori, Francesco ha detto: “La mia presenza desidera portare alla Santa Sede i desideri e le necessità dalla moltitudine dei nostri fratelli che soffrono nel mondo. Vorrei poter guardare i loro volti senza arrossire, perché finalmente il loro clamore è stato ascoltato e le loro preoccupazioni sono state affrontate. Vivono in situazioni precarie; l'aria è stantia, le risorse naturali sono esaurite, i fiumi inquinati, i terreni acidificati; non hanno abbastanza acqua per se stessi o le loro colture; le loro infrastrutture sanitarie sono molto carenti, le loro case sono scarse e difettose”. Il Papa ha affermato che la società “vincerà la battaglia contro la fame e la miseria, se se lo metterà seriamente in testa”.”Tutto ciò – ha specificato Bergoglio – non sarà possibile senza lo sviluppo rurale, uno sviluppo di cui si parla da molto tempo ma che non ha ancora preso forma“.

Aiuto della comunità internazionale

Occorre l'aiuto “della comunità internazionale, della società di civile, e di quanti sono coinvolti”, per far sì che “la fame non ha presente né futuro, solo passato”. Papa Francesco ha poi affermato: “Lo sviluppo locale tiene valore per se stesso, e non in funzione di altri obiettivi. Si tratta di ottenere che ogni persona e ogni comunità possa dispiegare le proprietà capacità in modo pieno, vivendo una vita umana degna di questo nome”. Francesco si è auspicato la promozione di una “scienza con coscienza”: “Le nuove tecnologie non dovrebbero essere contrarie alle culture locali e alle conoscenze tradizionali, ma integrarle e agire in sinergia con esse”.Il Papa ha poi incontrato un gruppo di rappresentanti delle popolazioni indigene e parte del personale dell’Ifad.

Le parole di Conte

Presente anche il premier Giuseppe Conte che nel suo discorso ha ringraziato il Papa a nome del governo italiano per la sua vicinanza al lavoro delle agenzie romane impegnate nell'attuazione dell'Agenda 2030 che si pone come obiettivo “Fame Zero”. Il presidente del Consiglio italiano ha sottolineato la necessità di un'”azione concreta e concertata della comunità internazionale per sconfingere definitivamente la fame estrema”. “Negare cibo -ha affermato Conte -equivale a negare dignità”. Il premier ha ribadito l'importanza di intervenire soprattutto nelle “aree rurali del mondo ed integrare gli esclusi in processi di sviluppo equi e disponibili“.