I giovani a Medjugorje con il vicario del Papa

AMedjugorje il cardinale vicario Angelo De Donatis ha sottolineato che “il vero sapiente è colui che vive cose antiche che danno gioie sempre nuove, e cose nuove che hanno il sapore dell'antico”. E il battezzato “deve risultare creatura nuova che ha il sapore dell'antico, cioè che ha radici, che fiorisce sul terreno della millenaria storia di santità di cui è fatta la Chiesa. Il cristiano autentico non è né un tradizionalista né un progressista. È una nuova creazione”, ha spiegato il porporato nell’omelia riportata da Vatican News. “Seguiamo il Signore perché abbiamo creduto che Lui solo porta la vita” ha detto il cardinale De Donatis puntualizzando che “la sequela non ha età, non chiede di essere bravi o arrivati. È gratuita, perché il Padre buono ama il vaso di argilla che siamo! Non ci sono curricula da presentare”. Riferendosi al passo evangelico che presenta lo scriba della nuova alleanza, il porporato ha poi esortato a purificare la mente, ad anticipare il giudizio di Dio e a diventare uomini nuovi: “Il Regno dei cieli è simile a una rete gettata in mare che raccoglie tutti i pesci possibili. Poi, tirata a riva, i pescatori selezionano quelli buoni da mangiare da quelli cattivi”. Il Vangelo “ci invita a purificare i pensieri per accogliere il pensiero di Cristo. Un cuore evangelico chiede una mente libera”.

I pellegrinaggi autorizzati

Il cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma ha presieduto a Medjugorje la messa di apertura del 30° Festival dei giovani, che quest'anno esorta a riflettere sul passo evangelico “Seguimi”.  I pellegrinaggi a Medjugorje, in occasione del Festival dei giovani di quest'anno, sono stati organizzati ufficialmente. Il 12 maggio, durante la messa domenicale nella parrocchia, il nunzio apostolico in Bosnia-Erzegovina, monsignor Luigi Pezzuto, e l'arcivescovo Henryk Hoser, visitatore apostolico a carattere speciale della Santa Sede, avevano reso noto la decisione di Papa Francesco di autorizzare diocesi e parrocchie a organizzare ufficialmente e non “in maniera privata” i pellegrinaggi. Bisogna però evitare, precisa l'Agi, che questi pellegrinaggi, siano interpretati come “una autenticazione dei noti avvenimenti, che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa”. La notizia, annunciata durante la celebrazione eucaristica dello scorso 12 maggio, era poi stata confermata, con un comunicato, dalla Sala Stampa della Santa Sede. Il porporato ha poi ricordato che nel Credo ogni domenica professiamo: “Verrà a giudicare i vivi e i morti”. Il giudizio finale è “luce lieta di verità, non la sentenza di un tiranno; è refrigerio, non terrore”. Per il credente è il trionfo dell'amore divino, l'incontro con lo Sposo”. Essere sapienti significa allora “imparare a vivere sin da giovani collocandosi nell'orizzonte della verità che non passa”. Un anno fa, il 22 luglio 2018, l'arcivescovo Henryk Hoser iniziava il suo ministero di visitatore apostolico a Medjugorje, la cittadina dell’Erzegovina dove dal giugno 1981 sei giovani (oggi adulti) affermano di vedere la Vergine e ricevere i suoi messaggi, ricorda Avvenire. Settantasei anni, emerito di Varsavia-Praga, pallottino con una laurea in medicina e un passato da missionario in Africa e poi da segretario aggiunto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, Hoser vive oggi nella casa parrocchiale accanto alla chiesa di San Giacomo, affidata ai frati minori francescani, che deve la sua fama alle presunte apparizioni mariane, riferisce il quotidiano della Cei. Un appartamento e uno studio formano il suo episcopio da quando papa Francesco lo ha inviato (a tempo indeterminato e alle dirette dipendenze della Santa Sede) sulle colline del Križevac e del Podbrdo con compiti prettamente pastorali. “Medjugorje è un riferimento di preghiera internazionale dove si toccano con mano straordinari frutti spirituali – ha dichiarato il presule ad Avvenire -. Mi riferisco ad esempio alle conversioni, alle vocazioni sacerdotali e religiose, alle incessanti confessioni. Non ritengo ci siano tracce di eresia”. L’incarico a cui papa Bergoglio lo ha chiamato segue quello di inviato speciale del Papa nella cittadina dell’ex Jugoslavia: qui per sei mesi Hoser ha analizzato il “caso” dal punto di vista pastorale e poi ha relazionato al Pontefice.

Il conferimento del mandato

“Non avrei mai immaginato che dopo la rinuncia al governo della diocesi di Varsavia-Praga per raggiunti limiti di età avrei continuato a svolgere il mio ministero episcopale in questi termini- ha osservato al giornale dei vescovi italiani-. Oggi la mia missione a Medjugorje è quella di accompagnare i pellegrini che arrivano da tutti i continenti ed essere loro accanto. I più numerosi sono gli italiani e i polacchi. Ma si contano pellegrini da ottanta differenti Paesi. Nelle scorse settimane, ad esempio, si è svolto il ritiro internazionale dei sacerdoti con oltre quattrocento presbiteri di quaranta nazioni che sono stati tutti accolti in case private e gratuitamente. Ecco uno dei tanti segni che commuovono”. E i presunti veggenti? Alcuni dei sei continuano a frequentare San Giacomo. Altri vivono anche all’estero. Qualcuno si interroga su un loro “sfruttamento” economico del fenomeno, nota Avvenire. ” Erano molto poveri quando tutto è iniziato e non erano preparati al clamore. Adesso hanno una vita regolare – dice il padre provinciale. Aggiunge Hoser – Sono sposati. Hanno messo su famiglia. Hanno figli. Alcuni sono già nonni. Per vivere si sono anche dedicati all’accoglienza dei fedeli. Quando ho parlato con uno di loro, si è messo a piangere come un bambino perché sosteneva di sentirsi ferito da tante voci”. E’ stato il cardinale De Donatis ad aprire il Festival internazionale dei giovani a Medjugorje. La trentesima edizione dell’appuntamento estivo denominato “Mladifest” è iniziata il 1° agosto con la Messa alle 19 presieduta dal vicario di Francesco. Le giornate della manifestazione che ha per tema il versetto evangelico “Seguimi” e che si concluderà il 6 agosto sono scandite dalla preghiera, dalla catechesi, dalle testimonianze, dalla recita del Rosario, dall’Eucaristia. La sera del 5 agosto verrà conferito il mandato.