“I diritti umani sono fortemente legati al disarmo nucleare”

Oggi sarà conferito il Premio Nobel per la Pace alla Campagna Internazionale per abolire le armi nucleari. Tale riconoscimento avviene in coincidenza con la Giornata delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, e questo sottolinea il forte legame tra i diritti umani e il disarmo nucleare“, è quanto ha affermato Papa Francesco all'Angelus, sottolienando che impegnarsi per “la tutela della dignità di tutte le persone, in modo particolare di quelle più deboli e svantaggiate, significa anche lavorare con determinazione per costruire un mondo senza armi nucleari. Dio ci dona la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune: abbiamo la libertà, l'intelligenza e la capacità di guidare la tecnologia, di limitare il nostro potere, al servizio della pace e del vero progresso“. 

In Avvento più carità e umiltà

Durante l'Angelus, inoltre, Papa Francesco ha parlato dei “vuoti da riempire nel comportamento davanti a Dio”, sottolineando che uno di questi vuoti può essere la poca preghiera. “L'Avvento è allora – ha aggiunto –  il momento favorevole per pregare con più intensità, per riservare alla vita spirituale il posto importante che le spetta”. “Un altro vuoto – ha aggiunto – potrebbe essere la mancanza di carità verso il prossimo, soprattutto verso le persone più bisognose di aiuto non solo materiale, ma anche spirituale”. Secondo il Pontefice, quindi, “siamo chiamati ad essere più attenti alle necessità degli altri, più vicini. Come Giovanni Battista, in questo modo possiamo aprire strade di speranza nel deserto dei cuori aridi di tante persone”. Il Papa ha invitato anche a “spianare le asperità” come “l'orgoglio, la superbia, la prepotenza”. “Dobbiamo assumere atteggiamenti di mitezza e di umiltà, per preparare la venuta del nostro Salvatore, che è mite e umile di cuore”, ha concluso.

Prendere coscienza dei problemi legati al clima

Prima di concludere, Papa Francesco ha ricordato l'appuntamento con l'Our Plannet Summit di Parigi che si tiene a due anni dall'adozione degli accordi sottoscritti durante il Cop21. Il Pontefice ha ricordato che con questo appuntamento si intende rinnovare l'impegno per l'attuazione degli accordi e consolidare una strategia condivisa per contrastare i cambiamenti climatici. Il Papa ha auspicato che questo Summit e le altre iniziative analoghe “favoriscano una chiara presa di coscienza sulla necessità di adottare decisioni realmente efficaci per contrastare i cambiamenti climatici e, nello stesso tempo, combattere la povertà e promuovere lo sviluppo umano integrale”.